|
SENSE |
Going home |
Ipso Facto |
2007 |
CAN |
|
“Going Home“ è la nuova prova del gruppo canadese Sense che, dopo le precedenti prove già recensite su queste pagine, probabilmente stupirà molti di voi con un disco più ricco di contenuti progressive tradizionali – più precisamente sinfonici – rispetto al passato. Già con i 9 minuti e rotti dell’opener “The sweater”, il gruppo mette in mostra le proprie intenzioni, confezionando una traccia sostenuta da un intreccio di chitarre elettriche e con un certo non-so-che alla Gentle Giant. Poi la successiva “Stone in the sky” potrebbe essere una composizione dei Genesis, con le sue sognanti chitarre acustiche e il mellotron suonato da Andrew Marshall (Willowglass); o ancora gli 11 minuti della title track che questa volta mischiano Genesis e Yes in un mix esplosivo. Anche la ricerca forse un po’ estrema della teatralità (come in “Aftermath”), pur stucchevole a tratti, risulta ben inserita e quasi naturale, come se fosse una conseguenza inevitabile nella musica del gruppo.
Probabilmente in tutto questo l’esperienza di Stephan Desbiens (leader del gruppo) con gruppi come Red Sand, D Project e Qwaarn ha un ruolo fondamentale, così come -mi sembra- l’abbandono di alcune sonorità decisamente folk presenti nei lavori precedenti, abbia determinato una connotazione più sinfonica a questa ultima fatica del gruppo.
Cosa ne dite, proseguo? Credo che sia chiaro il contenuto di questo “Going home”: pregevole progressive sinfonico, ben suonato, ben prodotto, ben arrangiato, ma con decisamente pochi spunti di originalità. A qualcuno questo potrebbe comunque interessare – non lo nego – ed è per questo che comunque, all’ascoltatore interessato, consiglio vivamente un’ascoltata a questo cd.
|
Marco Del Corno
Collegamenti
ad altre recensioni |
|