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MATS/MORGAN BAND Heat Beats Live/Tourbook 1991/2007 Cuneiform Records 2008 SVE

Epigoni di un jazz d’avanguardia che profuma di Zappa, di Magma, di Weather Report, questo duo ha dell’incredibile. E’ incredibile la capacità tecnica, è incredibile l’abilità di utilizzare tematiche non certo nuove, scomponendole e ricomponendole come un giocattolo da bambini. Mi rendo conto che parlare di Frank Zappa in una recensione sia rischioso: il rischio è quello di parlarne a sproposito evocando un’entità straordinaria che ha dato alla musica tanto e ancora tanto. Ma il rischio più grande è nel parlare di Frank Zappa nella recensione di un lavoro non suo. Per alcuni suonatori avere lo spettro che aleggia potrebbe essere quantomeno imbarazzante e per alcuni ascoltatori potrebbe essere fuorviante, ponendosi nell’idea che nulla è avvicinabile alle qualità del Maestro. Ma qui lo zappismo è insito nel DNA, mi verrebbe da dire che tutta la fatica che ha fatto in vita il vecchio Frank, nel cercare il “batterista perfetto” avrebbe avuto pace in questo incredibile equilibrista che è Morgan Ågren. In più è assolutamente impossibile parlare di strumentisti impressionanti senza parlare di questo tastierista non vedente Mats Öberg. E’ comunque fondamentale sottolineare che non stiamo parlando di musica riconducibile a Frank Zappa o a chiunque altro. Semplicemente con il termine “zappismo” voglio intendere un modo di fare musica: quel modo di fare musica. Sono opportunità, connessioni, positivismo musicale che coincidono con l’aggettivo.
Il duo esiste dai primissimi anni ’80 quando per una concerto di Mats, che avrebbe voluto suonare con un percussionista all’altezza delle sue incredibili scale, si trovò dietro alle pelli un quattordicenne dalle qualità uniche. Da allora le uscite discografiche sono state estremamente parche, ma i tour si sono susseguiti con regolarità. Da questi episodi live ecco il nuovo lavoro.

Volume 1 CD - Heat Beats Live

12 brani ricchi di sonorità jazzate e avanguardistiche, Weather Report gioca con Zappa, Corea, Vander. Al duo si uniscono degli strumentisti di grande capacità, innanzi tutto un incredibile bassista, dallo stile a cavallo tra un Pastorius e Sinclair, Tommy Thordsson, sempre presente, puntuale, ricchissimo, ma mai ridondante, Robert Elovsson al synth e il fratello del batterista, Jimmy Ågren alla chitarra, molto noto nel giro del jazz d’avanguardia svedese. Inoltre in alcuni momenti la presenza di fiati (sax e corno) arricchiscono maggiormente le trame che, non stento a riconoscerlo, non sono mai lineari e scontate, anzi è nello stile tipico di Morgan “incasinare” le linee di batteria in maniera personalissima e tutto senza mai perdere di vista l’essenzialità della ritmica richiesta dal brano. La band si muove agile, tra le intemperanze ritmiche e le cascate di note del pianoforte senza porre un freno ad un jazz rock dinamicissimo con break progressivi di grande levatura e lacerazioni Funk in pieno stile Weather Report o Return To Forever. Eloquente in questo senso è il brano “Tvingle” un muro sonoro di impressionante qualità ed efficacia ed una linea di basso da 15 dita! Spesso le linee melodiche impostate dalla tastiera sconfinano o quantomeno corrono fiancheggiando una linea di demarcazione inconsueta e tendente a blues e alla new age, sono attimi di una liricità anomala e unica e sono atto preparatorio per un’altra esplosione di jazz rock progressivo senza paragoni odierni e, nel particolare sto parlando di “The Bösendorfer of Advokaten”. Lavoro impedibile, sicuramente.

Volume 2 DVD - Tourbook 1991 – 2007

Nel DVD le cose sono ben diverse, non si tratta, infatti, di un documento di concerto, ma di spezzoni di vita. Cartoline, frammenti di 16 anni di tour del duo. Protagonista del video però è quasi esclusivamente Morgan, in quanto sono piuttosto rare le riprese di Mats. Presumo, data la sua cecità, che non ami troppo essere ripreso, così anche le immagini che ritraggono entrambi sono riprese dall’angolo della batteria e Mats si intravede sullo sfondo senza potersi quasi rendere conto che faccia abbia. Musicalmente i frammenti sono spessissimo assolo di batteria, stranissimi, contorti, di una difficoltà monumentale. Esercizi da restare a bocca aperta, semplicemente fantastici, quanto autocelebrativi e alla fine anche un po’ monotoni. I frammenti di concerto sono molto interessanti, la verve che accompagna la band, sia in duo, sia con altri strumentisti rappresenta benissimo l’atmosfera di puro divertimento che deve aleggiare in ogni esibizione. Interessante lo spezzone di partecipazione di un irriconoscibile Captain Beefheart che legge uno dei suoi testi allucinati su una metrica che chiunque stenterebbe a comprendere. DVD sicuramente interessante e divertente ma, ripeto, alla fine un po’ noioso.

 

Roberto Vanali

Collegamenti ad altre recensioni

MATS/MORGAN Trends and other diseases 1996 (Cuneiform 2008) 
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MATS/MORGAN BAND Heat Beats Live/Tourbook 1991/2007 2008 

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