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Eccolo qui il decisivo passo in avanti che ci si aspettava dai russi Vespero, gruppo dedito ad uno psychedelic-space progressive che, nonostante i punti di contatto con i più alti esponenti del genere (gli Ozric Tentacles ed i loro diretti ispiratori Gong, su tutti), mostra un sound parecchio personale. Oggi come oggi, una band che si potrebbe avvicinare come stile a quella di Astrakhan potrebbe essere The Future Kings of England, ma gli ex sovietici si mostrano parecchio più interessanti e dotati di maggiore creatività. “Surpassing…”, pur essendo il secondo album in studio inciso per la R.A.I.G. (Russian Association of Independent Genres), è di fatto il primo lavoro ufficiale che presenta materiale del tutto inedito, anche se, ad onor del vero, buona parte di questi brani era stata pubblicata l’anno precedente dalla medesima casa discografica su “Liventure #19”. Il precedente “Rito” (2007), come già specificato in sede di apposita recensione, era una raccolta di brani risalenti al 2005-2006. Tra l’altro, lo ricordiamo, i Vespero sono attivi dal 2003 e dall’anno seguente hanno registrato ad uso privato altri live ed altri album in studio ad oggi ancora sconosciuti. Anche stavolta il missaggio è stato affidato all’esperta Alisa Coral (leader degli Space Mirrors e PSI Corps), autrice come sempre di un ottimo lavoro. Già riferito che quasi tutti i pezzi erano stati sentiti live nel 2008, occorre comunque sottolineare che le interpretazioni risultano spesso differenti, quindi vale sicuramente la pena avere entrambi i lavori (il live può essere ottenuto gratuitamente direttamente sul sito dell’etichetta russa). Non c’è più il violino di Valentin Rulev, mentre sono confermati tutti gli altri membri, denotando un netto miglioramento; soprattutto i vocalizzi di Natalya Turjna appaiono molto più integrati alla proposta musicale, dando così vita ad una musica parecchio solida, nonostante il genere suonato. “Glass Rainbow (A Sign)” è un inizio dove viene inserito a forza un po’ di tutto, mentre in “Salma Simiere (Cross and Crown)” si inizia davvero a fare sul serio: la chitarra del sempre ispirato Alexander Kuzvolev dà vita ad una specie di space fusion, in cui il jazz-rock viene filtrato attraverso una delle tante tradizioni dell’Europa dell’est e poi affidato ad echi e riverberi, ricordando vagamente gli ungheresi Korai Öröm.Ottimo space-ambient in “The Tower (XVI)”, che dal vivo risultava un’ottima improvvisazione, mentre in studio viene preso il tema principale per essere rielaborato ed ancora una volta Kuzvolev si mostra degno del più celebre collega Ed Wynne. Tema che continua nella seguente “Lino (Similar They Spake)”, scandito dal basso e dalla batteria di Arkady e Ivan Fedotov, squarciato poi dalla voce dello stesso Arkady (nettamente migliore della versione live, dove la voce era femminile). “Serata (i.n.s.i.e.m.e.)” porta subito alla mente la base di “Master Builder” dei Gong. I synth di Alexei Klabukov e la chitarra di Kuzvolev fanno botta-risposta con le voci, per sfociare in delle variazioni strumentali degne dello Steve Hillage solista. “Glide (Like a Swan)”, che come il precedente non compariva sul live, inizia introdotto da una specie di lungo mantra sonoro che diventa man mano più complesso, fino a dar vita ad un assolo di chitarra che andrà sfociando in una miscellanea spaziale esotica, riproponendo alla fine ad altri assoli ancora più influenzati dalla terra d’origine. Chiusura con “Sever (Surpassing All Kings)”, lunga meditazione cosmica che, attraverso l’iperspazio, porta l’ascoltatore a rilassarsi in meandri del cosmo sconosciuti ai più. Si attendeva una nuova prova per constare il reale valore dei Vespero e l’esame sembra pienamente superato, proponendoli addirittura come gli eredi più accreditati degli Ozric Tentacles. Certo, ci sono sempre i finlandesi Hidria Spacefolk o i belgi Quantum Fantay, che sono praticamente identici alla band di Ed Wynne… Dei cloni, quindi, ma non degli eredi capaci di perpetuare attivamente un preciso messaggio musicale. Vi è una grande differenza tra le due cose.
La stessa differenza che passa con un gruppo come i Vespero.
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