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OLD ROCK CITY ORCHESTRA |
Promo 2011 |
autoprod. |
2011 |
ITA |
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Interessantissima la proposta di questo gruppo di Orvieto che in cinque brani ci propongono una miscela sonora tra rock ed echi psichedelici.
I quattro ragazzi umbri capitanati da Raffele Spanetta autore di tutte le composizioni e caratterizzati dalla bella voce di Cinzia Catalucci (la sezione ritmica è composta da Giacomo Cocchiara al basso e Michele Capriolo alla batteria) hanno nella vitalità e nella semplicità delle trame musicali il loro punto di forza.
I cinque brani di questo EP (che molto probabilmente spianerà loro la strada anche a un disco vero e proprio) pur spaziando dal rock blues al progressive riescono comunque nel complesso a risultare omogenei facendosi apprezzare tutti quanti.
Pur avendo a che fare solo con una ventina di minuti di musica, i ragazzi di Orvieto riescono a mostrare tutti i pezzi pregiati del servizio buono del loro repertorio (quindi, fortunatamente, nessuna cover, anche se è una cosa che non gli riesce per niente male vedendo i vari video che si trovano su internet).
Tra i brani da ricordare sicuramente “Black hand in the sky” in puro stile Jefferson Airplane dove la voce di Cinzia la fa assolutamente da padrona, ”Another Flower” grazie al riff di chitarra iniziale veramente accattivante che lascia spazio a un brano dall’aria vagamente swing e la ballata “Swan of the lake” arricchita da una sezione orchestrale molto accattivante.
Considerando che sia qualità sia immagine scenica sono presenti, gli Old Rock City Orchestra hanno tutte le carte in regola per dare un seguito più corposo a questo ep, sperando che qualche casa discografica di buona volontà gli eviti l’autoproduzione (cosa che purtroppo sembra una costante per i gruppi che hanno qualcosa da dire rispetto a tanti altri che quel qualcosa se lo son perso per strada).
Buona fortuna.
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Antonio Piacentini
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