|
OLD ROCK CITY ORCHESTRA |
Back to Earth |
M. P. & Records |
2015 |
ITA |
|
Gli Old Rock City Orchestra sono una band di Orvieto nata nel 2009 su iniziativa della vocalist e tastierista Cinzia Catalucci e del chitarrista Raffaele Spanetta. La line up è presto completata dal bassista Giacomo Cocchiara e dal batterista Michele Capriolo. Dopo un demo del 2010, arriva il promettente esordio con “Once upon a time” datato 2012. Qualche concerto in giro per l’Europa ed ora, nell’aprile 2015, è la volta di “Back to Earth”. Se non vi basta il nome del gruppo, la breve durata dei 10 brani che compongono l’album (a parte la title track che supera i 9 minuti) dovrebbe darci già qualche indicazione circa la proposta musicale dei 4 ragazzi umbri. Niente barocchismi, niente aperture sinfoniche, ma brani scanditi da una marcata matrice hard-blues a cui va ad aggiungersi qualche spruzzata psichedelica. Musica decisamente vintage che attinge a piene mani ai primissimi anni ‘70 (per non dire anche fine anni ’60) ma che è ancora un piacere ascoltare nel nuovo millennio. Il morbido candore di “When you pick an apple from the tree”, contraddistinto dai vocalizzi di Cinzia Catalucci e dal violino elettrico dell’ospite Laurence Cocchiara, apre l’album. Uno hard rock appena accennato e comunque stemperato da brevi intermezzi di synth disegnano le linee guida di “Feelin’ alive” con la voce di Cinzia sempre ispirata. Decisamente sixties la breve “Rain on a sunny day”; “graffiante” ed “acida”, complice la chitarra hendrixiana di Spanetta, la successiva “Mr. Shadow”, altro bel viaggio nel passato psichedelico. “Melissa” è un brano toccante e delicato con i ripetuti arpeggi della chitarra acustica a fare da collante con le struggenti liriche. Agile e frizzante, per contro, “Lady viper” e la successiva “My love” che sposa gli ultimi Beatles con i Jefferson Airplane e gli… Shocking Blue (!!). Delicata e soffusa “Why life”, con i pregevoli intrecci vocali del duo Catalucci/Spanetta con tastiere e chitarra appena accennate a creare una piacevole atmosfera sognante. La title track, posta a fine lavoro, è il sunto del “credo” della band: una spruzzata di synth iniziale, poi subito un rock diretto con riff decisi e ficcanti dell’elettrica di Spanetta, la voce angelica di Cinzia, atmosfere sospese ed un bel crescendo emotivo con le tastiere in sottofondo. “Back to Earth” è senza dubbio un lavoro spontaneo e genuino, magari un po’ lontano dal comune sentire “sinfonico” o “sperimentale” e più vicino al rock sanguigno e passionale, ma certamente interessante e ben suonato. Una musica un po’ “diversa” in un genere (?) già “diverso” ….Promossi…a giugno!!
|
Valentino Butti
Collegamenti
ad altre recensioni |
|