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DORIS NORTON Parapsycho Disco Più 1981 (Black Widow 2013) ITA

Altra ristampa che ci permette di conoscere il mondo sonoro di Doris Norton, alias Fiamma dello Spirito, nota agli appassionati di progressive rock per la sua militanza nelle oscure creature di Antonio Bartoccetti Jacula e Antonius Rex. La musicista, con “Parapsycho”, nel 1981, mise in luce ancora di più il suo interesse verso la tecnologia e l’elettronica, presentandosi con un ampio armamentario di tastiere (oltre ad impegnarsi nelle parti vocali e con il computer) e pronta a creare un’interessante fusione tra le sue esperienze precedenti e certo sound che era sul punto di nascere. A darle manforte in questo progetto troviamo Alex Cooper al flauto, Mike Lee alle chitarre, Andy Jackson alla batteria, l’immancabile Antonius Rex al basso e al guitar synth, nonché gli ospiti Tullio De Piscopo alla batteira e Hugo Heredia al flauto.
L’album parte con la title-track, aperta da un riff di chitarra elettrica distorta, che introduce un rock tecnologico, figlio del periodo, con la Norton che prima canta in maniera ruvida e poi si esibisce con le tastiere. Brani strumentali come “Ludes”, “Telepathia” e la misteriosa ninnananna “Tears” si presentano con caratteristiche più melodiche, che sembrano eredi di esperienze passate, rimandando ad episodi storici del calibro di “U.F.D.E.M.” e “Jacula waltz”, con tastiere spaziali (ma anche con qualche tratto classicheggiante) che disegnano atmosfere conturbanti. Il momento più sperimentale si ha con “Psychic research”, dove l’elettronica viene fuori in maniera forte e sembra gettare un ponte tra certe esperienze dei corrieri cosmici del decennio precedente (Kraftwerk e Klaus Schulze in primis) e certa new-wave nascente. “Obsession”, invece, sembra davvero anticipare tanto techno-pop degli anni seguire. Last but not least, uno dei pezzi forti dell’album è rappresentato dagli oltre nove minuti di “Hypnotised by Norton”, titolo emblematico e lunghissima cavalcata in cui la musicista offre una sorta di modernizzazione della psichedelica, infarcendola di elettronica, timbri secchi addolciti dal flauto e linee melodiche accattivanti. La bonus track, inedita, “Precognition” completa la ristampa e ci porta nuovamente nel pieno di un pop-rock elettronico.
Il calibro artistico di Doris Norton non lo scopriamo certo con questo lavoro, che ci aiuta comunque a capire ancora di più la sua evoluzione, la sua voglia di guardare avanti e contiene, pur nella sua brevità, una mole di idee impressionanti, sia per qualità musicale, sia tenendo conto del lato sperimentale. Magari certe sonorità oggi possono far sorridere, ma se contestualizziamo un attimo le cose e pensiamo che “Parapsycho” fu registrato nel 1980 c’è solo da fare un grande plauso a Doris per come ha saputo precorrere i tempi, con una proposta complessa al punto giusto, senza estremismi e mantenendo, al contempo, sia quella vena dark che era stata preponderante nelle sue collaborazioni con Bartoccetti, sia una certa accessibilità.


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Peppe Di Spirito

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