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SAGRADO |
A leste do sol, oeste da lua |
Sonhos & Sons |
2000 |
BRA |
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A sei anni di distanza da "Grande espirito" esce il nuovo lavoro della band di Marcus Viana, sempre, e anche di più, in bilico tra musica commerciale e Progressive senza compromessi. Effettivamente quest'album è composto da 15 canzoni di breve durata (tagliando quindi lo spazio tradizionalmente dedicato alle sinfonie nei precedenti lavori) e di diversa estrazione. Sono presenti quindi potenziali hit, adattamenti classici (come l'aria di "Madame Butterfly"), pezzi utilizzati per sigle e colonne sonore, brani di ambient/world music e... brani Prog puri e semplici. Il disco è quindi molto variato, anche se permane il feeling e il classico stile Sagrado (o forse è meglio dire Marcus Viana); in generale quindi non si può parlare di sorpresa o di mutamenti di stile del gruppo, ma di certo ci si aspettava qualcosa di più, dopo 6 anni dal precedente lavoro, di una raccolta di canzoni senza un vero e deciso sforzo creativo ad hoc per quest'album e soprattutto senza quelle composizioni lunghe che colpivano il cuore e l'anima. Non si tratta di un brutto lavoro, ma sembra più qualcosa prodotto da un gruppo pop che abbia velleità easy-symphonic, piuttosto che il contrario. Da segnalare il gran numero di ospiti presenti sul disco, tra cui spicca la voce di Andre Matos degli Angra.
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Alberto Nucci
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