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Che ci crediate o no, Indaco è il colore della m(M)usica del futuro. Sì, ancora una volta questo super gruppo, giunto alla sua terza fatica, ci esalta con suoni derivanti da ogni angolo della terra: le percussioni di Arnaldo Vacca emanano spesso ritmi africani, con Mario Pio Mancini pronto a ricamare merletti arabi, coadiuvato da sapientitocchi alle tastiere di Carlo Mezzanotte, per non dimenticare le ritmiche elaborate da Pierluigi Calderoni e Luca Barberini. Scordo qualcosa? I delicati pizzichi di Rodolfo Maltese (semplicemente sublime il suo lavoro alla mandola su "Soleanima") e l'attiva collaborazione di ospiti che fanno venire i brividi solo a citarne i nomi: Mauro Pagani, Grancesco di Giacomo e Vittorio Nocenzi. A differenza del lavoro precedente abbiamo una maggiore esplorazione di suoni sudmediterranei, lasciando un po' in disparte le atmosfere più tipicamente partenopee. Per gli amanti del prog sinfonico c'è ben poco, giusto "Improvviso", uno strumentale scritto a 4 mani da Nocenzi e Maltese, che sa molto, ovviamente, di Banco, e diverse evoluzioni del trio Calderoni-Barberini-Mancini, i quali trainano il gruppo in un vortice di suoni che trasformano l'indaco in tutti i colori dell'arcobaleno. Meno riuscito che in precedenza il brano che vede Di Giacomo alla voce ("Nel tempo"). Come forse saprete, il cd si acquista in edicola: prezzo, L. 12000, compreso IVA, ICI, INAIL, INPS, Inter, Ronaldo e Batistuta!
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