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A mio modesto avviso i lavori di Pär Lindh, a suo nome o del suo Project, sono stati da molti sopravvalutati: il tastierista svedese si è reso certamente autore di brani incredibilmente belli, ma è anche vero che detti brani rappresentano la minoranza, posizionandosi tutto il resto su un livello di aurea mediocrità, se non meno (vedi il mini cd "Rondo"). Questo "Mundus incompertus" continua questa tendenza: ad un brano iniziale come "Baroque impressions" (chiara continuazione del discorso iniziato con "Gothic impressions"), fa seguito "The crimson shield", un brano delicato e basato su un duetto chitarra acustica / voce femminile carino ma poco più. Il cd viene poi chiuso dai 26 minuti della title-track che, sì, offre momenti di sinfonica bellezza, ma contiene altresì delle parti musicali che oserei definire riempitive... un po' come la suite presente sul primo lavoro del Project, appunto. Musicalmente siamo in generale su tonalità meno aggressive: il bombardamento di tastiere viene limitato e controllato, frutto di una diversa attitudine dei musicisti scelti come contorno a questo album e della scelta di dar più spazio alla fusione tra rock e musica classica. Tra l'altro il cd avrebbe dovuto contare un pezzo in più nei progetti di Pär, da realizzarsi con l'ausilio di una vera orchestra sinfonica; peccato che la registrazione pare abbia comportato qualche problemino... Se prediligete il Prog dal sinfonismo estremo, "Mundus incompertus" è comunque consigliabile per l'acquisto.
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