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Qualcuno si ricorderà di questo musicista austriaco come del tastierista di una band di rock progressivo degli anni settanta dalle chiare impronte genesisiane: i Kyrie Eleison. Oggi questo signore ci ha mandato il suo ultimo lavoro solistico... Bello, ma non è rock. Qui si tratta di new age tout court. Si dà il caso che negli anni della mia giovinezza (!) io sia passato dalla sponda della new age (prima di arrivare al prog), quindi vi faccio tre paragoni che molti dei lettori non apprezzeranno: questa musica è ispirata da Suzanne Ciani e da Yanni, e presenta punti di contatto con il Vangelis più intimista. Gli strumenti usati sono il pianoforte, un po' di percussioni e tastiere di orchestrazione. Ottimo, per il relax e la meditazione, come è scritto sulla copertina. Ma nulla più.
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