|
Era tempo che il gruppo prog francese per eccellenza venisse onorato da tutti i suoi figli. C'è voluta tutta la volontà e l'accanimento di Philippe Mottée, l'ideatore di questo progetto, per portare a buon fine questo disco di riconoscenza. Il cantante dei Naos si è preso carico di reperire i gruppi che, uno ad uno, avrebbero dovuto riprendere un pezzo storico degli ANGE: sfumati i colpi di Atoll, Mona Lisa e Pulsar, Philippe ha malgrado tutto riunito un bel lotto di gruppi. Solo ECLAT ed EXODE mancano all'appello, tra i figliocci degli ANGE.
CAFEÏNE apre il dibattito con "Aujourd'hui c'est la fête...", una versione similare a quella originale, che non impegna più di tanto il gruppo, ben migliore sul suo primo album. Durante il CD, ci rendiamo conto di come sia possibile riprendere dei pezzi conosciuti di un gruppo conosciuto. L'omaggio è un'arte in cui i fans attendono ad ogni momento l'errore, la caduta di gusto o l'imitazione troppo fedele che non apporta niente. E' la volta dei NAOS con "Le nain de Stanislas"; anche qua, una versione sensibilmente identica all'originale. Ma ecco arrivare i nordisti QUIDAM: felici di rivedervi! Per loro "Par les fils de Mandrin"; purtroppo manca un po' di convinzione, avremmo preferito più vigore. RAISON DE PLUS seguono con "Ballade pour une orgie", così delicatamente sinfonica, ripresa con la stessa ottica ma magnificata. Stavolta il gruppo ha messo il suo granello di sale e propone una sua versione parallela; la stessa cosa ma differente, se mi si permette l'espressione. Si scende di nuovo con l'ex-ANGE Claude Demet. Con la sua "Virgule", ci propone una versione bizzarra e beefheartiana del tema. Siamo ben lontani dall'originale. ALCHIMIE: la filiazione è qui evidente. "Les longues nuits d'Isaac" è eseguita in versione viva e dinamica. La gioia di emulare i maestri è evidente; un CD sarebbe il benvenuto per questo gruppo, le capacità sono enormi! Gli svizzeri GALAAD hanno scelto l'originalità con "Aurélia", estratto da "Emile Jacotey". Meglio tardi che mai per rendersi conto di che bella canzone sia; grazie ai GALAAD, dunque di avercene data la possibilità. E' il turno dei VERSAILLES, che non potevano certo mancare l'appuntamento. "Des yeux couleur d'enfants" per loro, uno dei migliori pezzi del repertorio ANGE. ABALIP e Jean-Louis Bergère, interpreti rispettivamente di "Cap'taine coeur de miel" e "Ode à Emile", non sono due artisti prog, eppure forniscono due versioni ottime dei pezzi proposti. Infine, il regalo dell'ultimo minuto: Christian Décamps, con la complicità di J.P. Boffo, ci offre la mitica "Sur la trace des fées". Poche differenze, se non la voce più matura del Padre ed un carattere meno enfatico. Un CD da avere a tutti i costi per gli amanti del gruppo francese.
|