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Il ritorno di Steinhardt già dal disco precedente e il rientro tanto auspicato di Livgren per questo STE hanno dato una spinta non indifferente. Ancora una volta questo cd, pur legandosi alla tradizione seventies del prog americano, aggiunge qualcosa di nuovo, un tocco che mancava da anni nei pezzi della band. Livgren sicuramente ha dato un contributo notevole alla composizione delle 10 tracce, tuttavia gli arrangiamenti sono tremendamente Kansas; basta ascoltare "Icarus II" per rendersene conto. L'autocelebrazione regna sovrana in ogni singolo pezzo, ma per ricordare i tempi di "Leftoverture" fate scorrere i numerini sul vostro lettore cd fino a raggiungere gli 8 minuti e rotti di "Distant vision": se avete amato i Kansas, il vostro cuore esploderà di gioia.
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