Il sogno di molti si realizza: a distanza di lunghi trascorsi la formazione del monolite riemerge con non poco stupore. L'immaginazione si spreca di fronte a speranze che oggi cercano un equilibrio tra passato e presente. Questi nuovi Kansas non tradiscono le aspettative ma certamente lasciano delle sorprese. Le sinfonie ricche di accenti e melodia alle quali ci hanno abituato cedono spesso il passo a una sonorità marcatamente rock blues. La grinta non manca e persino la voce sembra la stessa anche se ora le parti appaiono più lineari e non al tipico progressive. Questo difficile bilancio non deve cercare la comodità di confronto nei soliti classici ma ricordare che la matrice di questi musicisti rimane il rock. Realizzando un album con questo stile confermano la non dipendenza al compromesso.
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