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THE NIGHT WATCH |
Twilight |
Lizard |
1997 |
ITA |
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Mai come in questo caso avrei voluto dilungarmi per questa recensione, ma il nuovo formato di Arlequins non permette trasgressioni. Veniamo dunque al sodo: "Twilight" è un album crepuscolare, drammatico e malinconico di grande rock progressivo. Scendendo molto nel personale, è quello che avrei voluto sentire dai Genesis dopo "Wind and wuthering" o dai Marillion dopo "Fugazi". A costo di sembrare esagerato, potrei definire i Nightwatch come una sintesi tra i due gruppi sopracitati. Oltre alla notevole bravura dei quattro musicisti, c'è il pathos che sa trasmettere il cantante Simone Rossetti che ricorda, nella voce, il più acerbo Fish. E' difficile ascoltare senza emozionarsi brani tipo "The black cage", "My ivory soul" o "The fisherman", ma anche i rimanenti quattro pezzi non sono da meno. La musica del chitarrista Francesco Zago e l'apporto dato dagli altri componenti vi colpiranno al cuore. Dei Nightwatch colpisce molto l'affiatamento e la perfetta coesione nei vari passaggi musicali, frutto questo della grande passione per il prog che i cinque milanesi sanno tradurre in musica. All'alba del terzo millennio, è questo ciò che noi vecchi conservatori del prog vogliamo continuare ad ascoltare. Se avrete anche la fortuna di vederli in concerto, tanto di guadagnato; insomma, ci siamo capiti: imperdibile!
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Fabrizio Bordone
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