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            | MAGELLAN | 
            Symphony for a misanthrope | 
            Inside Out | 
            2005 | 
            USA | 
           
           
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            Eccoci qui a parlare ancora una volta dei Magellan! E probabilmente anche questa volta il loro lavoro dividerà il pubblico prog come lo fece “Impossibile Figures” ed invariabilmente tutti i loro lavori a partire dall’oramai lontano 1991. Che dire? Credo che come al solito chi ama il gruppo non si lascerà sfuggire questa nuova fatica di Gardner e soci, chi invece li odia ignorerà ancora una volta il cd. Ma in questo modo, una recensione può essere utile?
 “Symphony for a misanthrope” è un lavoro piacevole, ma sicuramente poco innovativo nel mondo Magellan. Gli ingredienti che erano presenti in “Impossibile figures” li ritroviamo invariabilmente rimescolati anche in quest’ultima opera. Per carità, niente di male; considerato anche il fatto che avere un marchio di fabbrica distinguibile, per il sottoscritto è più un merito che un difetto. Tuttavia noto una certa mancanza di freschezza nei nuovi brani e anche la “Cranium Reef suite” (traccia portante del cd) non entusiasma come fece la memorabile “Magna Carta”. 
 Sparsi nelle varie tracce di “Symphony for a misanthrope” trovo i richiami a certo prog statunitense a me tanto caro; echi più o meno lontani di Kansas e Rush si mescolano al solito miscuglio di sinfonico e melodico che caratterizza il processo compositivo di Gardner. Così il cd scorre veloce senza emozionare più di tanto, ma lasciandomi in definitiva soddisfatto. 
   
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        Marco Del Corno
        
        
        
        
          
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