C'erano una volta i Cliffhanger, ottima band olandese che purtroppo ha chiuso una serie di ottimi album con l'inglorioso, stante la produzione passata, "Circle" (2000). La band si è sciolta nel 2001 ma il tastierista Dick Heijboer la ha in pratica riformata con quasi tutti i vecchi membri, aggiungendo il chitarrista Mark Vermeule degli Knight Area. Il preludio a questo nuovo progetto sembrerebbe essere promettente... peccato che, alla resa dei conti, l'album che abbiamo qui in esame non presenti che pallide reminiscenze di quella musica che i Cliffhanger sapevano offrire. Ovviamente, dato il nome del progetto, avrete capito che si tratta di un lavoro unicamente strumentale. La line-up dei NoVoX è quella di una band completa, ma quest'album è in pratica un album solista di Heijboer, con pochi episodi in cui si può affermare di stare ascoltando una vera band. Peraltro questi episodi non sono neanche tra i migliori, spaziando tra uno hard rock con poche attrattive a brani di pop-Prog abbastanza lineare, con discrete melodie ma che lasciano il tempo che trovano. In effetti le 11 tracce (il vostro lettore ne indicherà 13... ma tralasciamo le restanti due) sono state registrate durante un lasso di tempo di oltre due anni, con varie combinazioni di musicisti. Già questo potrebbe bastare ad indicare il livello di coesione tra le varie parti dell'album stesso. E' certamente vero che alcuni episodi sono ben realizzati e si fanno ascoltare più che volentieri, ma è altresì vero c'è anche un bel po' spazzatura che avrebbe potuto e dovuto trovare forma migliore... quando non addirittura rimanere proprio fuori dal CD! Le parti prettamente sinfoniche, ma anche quelle più intimistiche in cui Dick rimane solo, o quasi, col suo pianoforte sono senz'altro le migliori e sono quelle che ci fanno sperare in un prosieguo proficuo per questo suo nuovo progetto. Per il momento mi sento di dare solo una sufficienza stiracchiata.