Due fattori apparentemente marginali ci conducono immediatamente ad accogliere favorevolmente questo cd: si tratta del nome del produttore, quel Terry Brown che si è creato ormai una fama stabilizzata nell’ambito degli amanti dello hard Prog, e la presenza alle tastiere di Kevin Moore, ex-(rimpianto)-Dream Theater. A corollario di ciò va il fatto che quest’album è in pratica costituito da un’unica canzone divisa in 12 parti; amo questo tipo di album...! I Fates Warning, forse consci di una oramai lunga carriera ai margini della notorietà, tentano la carta del concept album (per la serie “o la va o la spacca!”), riuscendo nell’intento di riguadagnarsi una certa attenzione (un’operazione molto simile a quella operata dai Saga con “Generation 13”). L’album in effetti è molto piacevole, un po’ meno metal e un po’ più FM (nelle sonorità, ma non nella orecchiabilità) di quanto ci avevano abituati; pur non presentando equilibrismi prog-metallici, forse difetta un po’ sul piano della melodia... in effetti sembra decollare con difficoltà... ma ben vi sta! Provate ad ascoltarlo in cuffia o comunque con più attenzione e concentrazione! Sappiatemi dire...