|
RUNAWAY TOTEM |
Andromeda |
Musea |
1999 |
ITA |
|
Il cammino che li porta a questo terzo disco non è certo dei più semplici. Se il primo album era forse di complessa assimilazione e il secondo una vera ascesa nell'oscuro suono dei seventies ora ci voglio totalmente rapire, possedere nel loro ballo propiziatorio. Le enormi mani Magma li cingono avvolti da un suono fremente e denso di nero sapore. C'è del sacro ma accessibile in questo album, invitante alla visione progressiva di suoni forti e solenni. Il ritmo non concede soste ma solo pensieri di puro rock e spirito libero. Senza confronti forzati tra passato e presente vi espongo quest'esperienza come un'occasione per fondere energia progressiva e riflessione. Gli attimi che nascono solo per trasformarsi in piccoli vortici sono la concezione personale di questo gruppo. Lo stato d'animo viene mediato dall'interpretazione come privo di ragione mentre i passi si muovono sulla base di chitarre senza compromessi, nel crescere di un suono quasi apocalittico. Andromeda è forse quel luogo della mente che tutti noi cerchiamo. Il luogo dove vive la certezza di noi stessi, privo di pensiero ma di solo trasporto. Tempus Fugiens?
|
Gerald Crich
Collegamenti
ad altre recensioni |
|