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Seconda sostanziosa tappa live per gli storici Runaway Totem, ad oggi una delle formazioni più durevoli e prolifiche della nuova ondata progressiva italiana: “Viaggio Magico” inteso come una rivisitazione della storia dei Runaway Totem attraverso diverse tappe ma anche come un tributo al compianto Claudio Rocchi, la vena cosmica e psichedelica dei Runaway Totem continua infatti ad essere rigogliosa nelle sue sfumatore profumate d’incenso ed oriente… Se è vero che l’identità “gotico spaziale” della loro prima fase, com’era anche testimoniata sul primo eccellente disco live “I Cancelli Della Memoria”, è ormai in buona parte andata perduta, quella più autenticamente progressiva e freak rimane ancora viva e pulsante. Questo doppio cd è la registrazione intera di un concerto che i Runaway Totem hanno suonato il quattro maggio duemilatredici al Teatro Mori di Trento per festeggiare la pubblicazione del loro decimo lavoro “Affreschi e Meditazione”, con una formazione a cinque in cui, oltre Roberto Gottardi, Giuseppe Buttiglione e Germano Morghen, troviamo le voci di Raffaello Regoli e Antonella Bertini. La prima parte del concerto è riservata specialmente alle due composizioni inedite, “Mongolian Voyage/Cucamonga Valley” e “Mozambico”, brani che mettono in risalto l’organicità orchestrale dei Runaway Totem e la loro capacità evocatrice di mondi sonori che attraversano le distanze e lo spazio con un linguaggio musicale obliquo e contaminato, dalle sterminate steppe mongole al territorio zappiano della Cucamonga Valley dove Gottardi si esibisce in un lungo ed acido assolo di chitarra degno di “Hot Rats”. Il feeling tribale e mistico si colora anche delle tinte zeuhl fusion ma anche di variazioni ed improvvisazioni vocali free form e diplofoniche vicine alle esplorazioni di Demetrio Stratos, di cui era amico ed allievo proprio Raffaello Regoli. La poliritmia world fusion di “Mozambico” profuma ancora di Magma e si espande fluidamente nei territori space-rock cari ad Ozric Tentacles e Gong. E’ interessante notare come i tre brani del repertorio tratto dall’ultimo disco in studio “Affreschi e Meditazione” abbiano trovato la dimensione ideale proprio in concerto, come nella jam etno-fusion indiana di “Jaipur La Città Rosa”, vicina agli Shadowfax più esotici, e nella devota improvvisazione mistica di “Ganesha Puja” in cui possiamo apprezzare la precisa profondità sonora del basso di Buttiglione e le penetranti stratificazioni sonore dei synths di Gottardi, melodie liquide sulla scia di certe sperimentazioni ambient di Steve Hillage. Per i Runaway Totem questa è la fase che rappresenta la luce, il “Mondo Della Luce”, sia per il ritorno ad un’intensa attività live e sia per un’effettiva epica luminosità delle composizioni che dissolvono sensibilmente le più ombrose sonorità del passato… Un passato rappresentato in questo concerto da una potente ed efficace rilettura di “Segreto Tra Le Mura”. “Viaggio Magico” quindi è una bella e particolare esperienza live che riesce a darci una fedele rappresentazione delle grandi potenzialità espressive dei Runaway Totem e della loro arte esoterica.
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