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Una breve storia di questo gruppo dalla, finora, breve storia porta a parlare del primo album autotitolato pubblicato nel 1989. Si trattava di un buon album chiaramente pieno di riferimenti agli Yes degli ultimi anni (da "90125" in poi), tanto chiaramente che il vocalist Billy Sherwood verrà destinato a rimpiazzare Jon Anderson (transfuga per il progetto ABWH). Di lì a pochi anni sarebbe comunque arrivato "Union" (cui Billy dette comunque il suo piccolo contributo) con conseguente abbandono dei sogni di gloria per il nostro novello Anderson. A distanza di 6 anni, grazie all'attivo interessamento dimostrato dalla Magna Carta, il gruppo riprende dunque vita, sfornando il proprio secondo album. "Euphoria" è sufficientemente simile al primo lavoro (e allo stile Yes) da far riconoscere il marchio WORLD TRADE, ma anche abbastanza diverso da farci in parte rimpiangere i beati tempi dell'innocenza. Gli 11 brani del CD presentano un blocco compatto che, oltre alle somiglianze sopra esposte, ne presenta anche altre che ci possono portare alla mente Police, Ultravox, gli ultimi Duran Duran, i Genesis di "Abacab" e, perché no, i Magellan. Il gran calderone cui ci troviamo alla fine a fare i conti può sicuramente stuzzicare la fantasia degli amanti del Prog tecnologico (perché pur sempre di Prog si parla per i WT, nonostante tutto), nonché gli amanti delle produzioni Magna Carta, una specie di marchio di fabbrica che, lungi dal produrre semplici cloni, fa sì che si sappia ciò che ci si può attendere nelle produzioni di quest'etichetta. Quanto alla produzione qui in oggetto, obiettivamente non mi pare che si tratti della migliore...
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