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U.T.O. è un progetto partorito dalle menti dell'ex sezione ritmica dei Runaway Totem ed ha come punto di forza la voce soprano di Anna Torres Frail, già collaboratrice dei RT, e le abili tastiere di Marco Zafei. Particolarmente interessante è l'utilizzo corale delle voci maschili che mira a dare alle composizioni del disco un approccio conteso tra l'aspirazione operistica della musica, di cui "Saturno", la suite di 21 minuti, ne è l'esempio più fulgido, ed una vena marcatamente folkloristica; del resto non appare certo trascurabile la quantità di musicisti presenti (ben 15!) chiamati a collaborare in maniera egregia al disco, di cui invenzione particolare va fatta a Marco Mauro e Giuseppe Saiani, veri virtuosi della chitarra. "Rituale alieno" si potrebbe definire un concept incentrato sull'oscuro legame che corre tra esoterismo, alchimia ed intelligenze aliene. Detto così il disco può forse apparire pretenzioso ed assai improbabile; in realtà, nonostante i testi a volte siano un tantino criptici, la musica appare fresca ed estremamente stimolante. Del resto non si trova tutti i giorni un disco che propone all'ascoltatore una miscela particolarmente stordente di jazz, sinfonismi alla Orff, folk di estrazione medievale ed uno space rock bello acido con chiari riferimenti a gruppi come Magma e Hawkwind. E se pensate che tutto questo è eseguito in modo non dico perfetto, ma perlomeno in maniera estremamente professionale e personale... beh non mi sembra una cosa da poco.
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