Questa nuova uscita rappresenta l’inizio di una serie di pubblicazioni retrospettive dedicate all’attività dei Runaway Totem: “Il Primo Libro Della Reminescenza”. Questo primo capitolo denominato “Ai Cancelli Della Memoria” testimonia un momento decisamente importante della storia dei Runaway Totem perchè si tratta della registrazione del loro ultimo concerto, registrato nel teatro Albatros di Genova nel 1994. In effetti chi ha avuto la mia stessa curiosità di chiedersi quale suono abbiano mai avuto i Runaway Totem dal vivo potrò ottenere da “Ai Cancelli Dell’Ombra” un’eccellente risposta... Il 1994 è stato comunque un anno cruciale per i R.T. in quanto si stava per verificare la separazione da Giuseppe Buttiglione, Giorgio Golin e Ana Torres Fraile che da lì a poco formeranno gli Universal Totem Orchestra: il repertorio eseguito durante questo memorabile concerto comprende una buona parte del primo disco “Trimegisto”, mentre l’espressività e l’impatto dei suoni è già ad un passo dal secondo album “Zed”... con la differenza che in questo concerto le parti vocali sono quasi del tutto riservate alla voce soprano della Fraile. Fortunatamente la resa sonora dell’esibizione è decisamente più che buona, tenendo conto di una registrazione su due tracce, l’energia del gruppo è notevole e soprattutto l’atmosfera del concerto è pregna del consueto misticismo e spiritualità che hanno sempre caratterizzato la musica di Cahal De Betel... I Magma naturalmente sono un elemento fondamentale per la creazione della musica dei Runaway Totem ma c’è anche molto altro, una strana ed eclettica visione musicale che unisce un’aggressività monolitica ed austera ad una profonda sensibilità “psichedelica” e cosmica non troppo distante da certe espressioni space-rock. Come possiamo notare da questo concerto, la vocalità della Fraile è sempre più orientata verso il jazz e di conseguenza l’opprimente e glaciale atmosfera catacombale che caratterizzava “Trimegisto” è stemperata dall’elegante ed istrionica esibizione della futura cantante degli U.T.O, inoltre il suono del gruppo sembra decisamente compatto e collaudato, quindi guardando in retrospettiva sembra davvero un peccato che questa formazione si sia sfaldata in due entità diverse e complementari: l’eccellente versione di un pezzo come “Segreto Tra Le Mura”, con un folle e spettacolare assolo di Roberto Gottardi alias Cahal de Betel, e la lunga “Trimegisto Suite” sono sicuramente alcune delle cose migliori che abbiano prodotto i Runaway Totem, in particolare la “Trimegisto Suite” lascia intravedere spiragli jazz e fusion che costituiranno poi le basi del primo grande disco degli U.T.O. In un certo senso questo concerto rappresenta un caso isolato per i Runaway Totem, infatti entro breve la potenza sinfonica e magmatica di “Zed “ si rivelerà assai distante dal jazz e sarà lo spunto iniziale per una serie di dischi sempre più sinfonici e monumentali... Di recente però Cahal de Betel si è riavvicinato verso un certo tipo di sonorità e chissà che il ritorno di Giuseppe Buttiglione non riporti i Runaway Totem sul palco dopo tanti anni...