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Secondo album del progetto solistico di Arne Schäfer, già mente compositiva dei Versus X. Quando dico solistico intendo proprio dire che il buon Schäfer fa tutto: suona (tutti gli strumenti), canta, compone, pentole e coperchi! Questo fatto non inficia più di tanto la qualità dell'album, a differenza da ciò che avviene sovente in altre operazioni di one-man-band. La batteria è sicuramente programmata, ma questo non comporta eccessive remore... auditive. Semmai si può discutere su altre cose, riguardo a questo disco: la ritmica è propedeutica all'immobilità della musica che, a differenza di quella dei Versus X, che propongono un Prog sinfonico classico, si orienta spesso su tendenze più neo, ma dall'incedere piuttosto statico, con un cantato che non possiamo certo definire impeccabile. Un particolare in comune coi Versus X c'è: la lunghezza dei brani (anche 20 minuti). Questo talvolta, come in questo caso, può non rappresentare un vantaggio...
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