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Dietro questo nome francese si nasconde in realtà il musicista tedesco Arne Schäfer, il quale è anche leader dei VERSUS X ma che nell'occasione ha voluto cimentarsi in un progetto totalmente solista. Ormai sono noti i maggiori difetti che in campo progressivo sono ascrivibili alle one-man band (predominanza di un singolo strumento, eccessivo ricorso ai campionamenti, batteria (mal)programmata); il nostro Arne riesce però a superare gran parte di tali limiti, in forza delle sue ottime doti di polistrumentista, cantante e compositore. La sua musica denuncia non pochi riferimenti agli ELOY del periodo 76-79 (ascoltare per credere il brano di apertura "The border of awareness"), ma Arne ci mette pure molto del suo, percorrendo in brani dalle notevoli variazioni e dalle durate non indifferenti (su tutti i 24' di "The range of matter") anche percorsi alternativi, quali quelli del jazz-rock e di certe suggestioni dark/d'atmosfera ("Circumstance"). Inaspettatamente quindi il difetto maggiore di questo disco non sta tanto nelle forzate limitazioni imposte alla strumentazione, quanto nella sua eccessiva durata (75'43"!), che fa sì che dopo circa 2/3 la proposta finisca col perdere incisività. Sarebbe stata a nostro avviso auspicabile l'eliminazione di almeno un pezzo - ma quale? -, l'artista ha però da parte ben 10 ore di musica già pronta ed ha ritenuto probabilmente di sfruttare questa occasione per renderne nota il più possibile. Tenuto conto (e non dimenticandoci) dei limiti imposti dal fatto che ad occuparsi di tutto, dagli strumenti alla copertina, è una sola persona, si può quindi definire "T.B.O.A." un buon disco, e anche qualcosa dì più.
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