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PANZERPAPPA |
Farlig vandring |
Avant Audio Production |
2004 |
NOR |
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La band nordica dal buffo nome nasce nel 1996 come progetto solistico del batterista Trond Gjellum, evolvendosi in una vera e propria band tre anni più tardi. Il debutto discografico, “…Passer Gullfisk” giunge nel 2000, seguito due anni più tardi da un secondo lavoro in studio: “Hulemysteriet”. Questi due primi album sono in realtà dei CD-R ma, nonostante il supporto decisamente artigianale, la band riesce a vendere qualche centinaio di copie. L’avant rock dal volto umano, come i Panzerpappa amano definire la propria stravagante musica, ha in effetti il pregio di attirare molto l’attenzione. Lo stile ci riporta al RIO, con chiari riferimenti alla musica degli Henry Cow e band affini. Il ritmo è abbastanza nervoso ma la proposta musicale rimane comunque godibile e mai totalmente alienante. Il sapore è quello dei Seventies e gli avventurosi percorsi musicali vengono affrontati in chiave abbastanza sinfonica e con un tocco di folk nordico, che non guasta mai. Il sassofono è sempre presente e ha il ruolo di filo di Arianna lungo i labirinti costruiti dalle trame di basso (suonato da Andres K. Krabberød che si diletta anche col Chapman Stick) e chitarra e tappezzati da morbide tastiere e da sonorità di mellotron. Nonostante la ricchezza della strumentazione chiamata in campo, il sound è piuttosto scarno ma comunque carico di tante piccole sorprese e variazioni. Le atmosfere generate sono di mistero e curiosità, tinte di toni abbastanza oscuri e spesso bizzarri. La fantasia e l’estro compositivo della band sono notevoli e nell’arco di ascolto delle sei composizioni (tutte strumentali) i simpatici norvegesi riescono ad attrarre costantemente l’interesse dell’ascoltatore che rimane sempre in sospeso, non riuscendo ad immaginare dove mai andranno a parare. I Panzerpappa sono al loro terzo album… e io dov’ero finora?
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Jessica Attene
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