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Cyrille Verdeaux è un tastierista francese autore di almeno due album a suo nome, dopo i fasti col gruppo dei Clearlight, il primo dei quali viene qui riportato per intero, mentre il secondo ("Rhapsodies pour la planete bleue") viene rappresentato da 4 brani su questo stesso CD. Il buon Cirillo non fa tutto da solo, essendo coadiuvato da numerosi ospiti, tuttavia la musica di questo album è in prevalenza piuttosto elementare: pianoforte e synth, giusto una chitarra o un violino ogni tanto, qualche percussione... Gran parte dei brani può essere avvicinato alla new age, ma alcuni episodi vi si distaccano piuttosto nettamente (mantenendo una certa alternanza in questo senso), come "Astral joumey", un brano veloce dominato da un synth spaziale (tipo Ozric Tentacles, ma meno schizzato), oppure "Ballad in 7 steps", un rock'n'roll scatenato, soprattutto se confrontato appunto col tenore medio dell'album. Nel 1984 ancora non si parlava diffusamente di new age, quindi il lavoro di Verdeaux si dipana lontano da stilemi poi divenuti dei cliché ripetitivi anche per questo genere di musica, anche perché l'elettronica dei synth la fa qui da padrona, senza l'ausilio di arpe e simili armamentari. Un CD comunque che non piacerà a molti, a prescindere dalla sua effettiva validità musicale; quel ch'è certo è che, in mezzo a molte produzioni di questo genere da parte della Musea, questa è da evidenziare positivamente più di altre.
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