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Dopo aver ritrovato i Clearlight Simphony in ottima forma per la celebrazione del quarantennale dello storico primo album con l’uscita di “Impressionist Symphony”, nel quale Cyrille Verdeaux viene affiancato da vecchi e nuovi amici, l’etichetta britannica Gonzo Multimedia ha pensato bene di pianificare la ristampa dell’intera discografia dei Clearlight, contemporaneamente alla riedizione di alcuni peculiari lavori solisti di Verdeaux, compresa questa particolare ristampa, “Tribal Hybrid Concept”, in pratica una selezione dei due cd realizzati con la collaborazione dell’amico etnologo Pascal Menetrey, l’omonimo “Tribal Hybrid Concept”ed “Ethnicolor's (First Chakra)”, usciti tra il 1998 e il 1999. Immagino che Verdeaux abbia vissuto con molto entusiasmo l’avvento della nuova rivoluzione elettronica degli anni novanta, quando la diffusione su larga scala dei computers ha semplificato in maniera esponenziale la possibilità di incidere musica in maniera indipendente ed economica, “Tribal Hybrid Concept” è infatti un tipico prodotto di quel periodo storico: uno strano ibrido techno-house tribale progressiva e venata di new age in cui Verdeaux elabora e mette in musica l’enorme quantità di campionamenti che Menetrey ha raccolto personalmente nei suoi viaggi tra il 1992 ed il 1999, dai canti Cherokee alla leggendaria voce di Nusrat Fateh Ali Jhan, dalle ipnotiche armonie metalliche dei gamelan balinesi fino ad arrivare alle vocalità rituali dei pigmei del Congo… “Tribal Hybrid Concept” è un ascolto decisamente avventuroso ed euforicamente caotico, piuttosto divertente da ascoltare, oggi un pochino datato in alcune sue tipiche sonorità elettroniche anni novanta ma anche decisamente interessante nel modo spericolato con cui vengono arrangiati e rielaborati i samples di Menetrey, ritmi e canti provenienti dagli angoli opposti della Terra, culture lontane eppure a guardare bene così simili, radici in comune di fratellanza tribale che si sono mantengono solide… Ovviamente siamo distanti dal progressive rock neoclassico e spaziale dei Clearlight, il Verdeaux degli anni novanta è decisamente più vicino all’etnica elettronica di Deep Forest, Enigma, Afro Celt e Sacred Spirit; per fortuna, nel suo insieme “Tribal Hybrid Concept” è abbastanza estraneo alle melensaggini world-new age che rendevano quasi inascoltabili diverse produzioni di quel periodo, l’intricata e rigogliosa fusione di suoni e culture che si manifestain forma di danza in ogni brano è sempre decisamente interessante e stimolante… nonostante la componente techno/house che farà sicuramente storcere il naso alla maggior parte dei puristi! Questa riedizione di “Tribal Hybrid Concept” è dedicata proprio alla memoria di Pascal Menetrey, deceduto nel 2006, ed è anche una buona occasione per tenere viva l’attenzione verso il destino delle tante popolazioni e tribù in via d’estinzione che sonocostantemente messe in pericolo dall’inquinamento e dal disboscamento selvaggio, come ci viene ricordato in “Raoni’s Song” dal messaggio del capo tribù Kayapo, Raoni, simbolo della lotto pacifica per la conservazione e salvezza della foresta amazzonica.
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