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YETI RAIN Nest of storms Crimsonic Label 2008 USA

Abbiamo lasciato la prima uscita dei Yeti Rain, "Discarnate", con il pensiero rivolto alle strane e sepolcrali visioni evocate dalla loro musica, sorta di ambient music rituale in cui si intrecciavano in modo abbastanza singolare i sintetizzatori ed un basso fretless, suonati rispettivamente da Roger Ebner e da William Kopecky. Trascorsi due anni e cambiata etichetta discografica, il duo Kopecky-Ebner ritorna con un "Nest of Storms" possibilmente ancora più criptico ed inquietante, forte anche dell'attività parallela Snarling Adjective Convention, con l'aggiunta di Joe Kopecky, il cui esordio è stato pubblicato di recente per la Unicorn Digital. Il supporto della Crimsonic sembra aver trasmesso energie creative di un certo peso, specialmente in sede di produzione: "Nest of Storms" gode di un suono ancor più nitido ed avvolgente rispetto a "Discarnate", le composizioni danno proprio l'impressione di svolgersi negli spazi aperti più contaminati oppure (al contrario) nei luoghi più angusti ed arcani risalenti agli albori dei tempi. Il sax di Robert Ebner questa volta ricopre un ruolo fondamentale in buona parte dei brani e comunica all'intera opera un feeling (free)jazz piuttosto spigoloso e disturbante; il basso di Kopecky prende forma attraverso sonorità distorte e minacciose che ci fanno pensare alle improvvisazioni dei King Crimson anni settanta del periodo "Red"-"Starless and Bible Black" per portarci direttamente verso sonorità ai confini del r.i.o. In effetti l'aspetto elettronico in "Nest of Storms" risulta leggermente diluito e mitigato, più spinto verso un avant jazz-ambientale ostico e fascinoso, il cui suono è dilatato verso profondità abissali o cosmiche, a vostro piacimento, fra toni sussurrati e voci inquietanti, asprezze violente cariche di tensione ed attimi di purezza assoluta, come nella lunga chiusura ambientale di "Star-Drilled Void" (titolo alquanto esplicativo). Non è certo un caso come nella lista delle “deep thanks” siano inseriti i nomi di David Lynch, Albert Ayler e... Rasputin! Da ascoltare con la dovuta calma, senza fretta e nel giusto contesto, "Nest of Storms" è un'esperienza tutta da godere...

 

Giovanni Carta

Collegamenti ad altre recensioni

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KOPECKY Serpentine kaleidoscope 2000 
KOPECKY Sunset gun 2003 
KOPECKY Blood 2006 
YETI RAIN Discarnate 2007 
YETI RAIN III 2010 

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