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ROZ VITALIS Live at Mezzo Forte Moscow September ‘09 autoprod/RAIG 2009 RUS

Questo nuovo live album dei Roz Vitalis si colloca ad un punto di svolta per la band, capitanata come sempre dal poliedrico e tenebroso tastierista Ivan Rozmainsky che ha ampliato il suo pool di musicisti, arricchendo di conseguenza gli arrangiamenti delle sue canzoni. Dobbiamo segnalare purtroppo la morte del clarinettista Yuri Verba, che aveva suonato nell’album “Compassionizer”, mentre troviamo nella nuova versione dei Roz Vitalis, oltre a Ivan, Vladimir “Nektor” Polyakov alla voce, tastiere, percussioni e al corno, Vladimir Efimov alla chitarra elettrica, Vladimir “Energoslon” Semënov al basso e Philip “Phill” Semënov alla batteria. Proprio l’inserimento di una batteria acustica apporta nuova energia alle composizioni della band che appaiono più potenti e convincenti. Il suono è inoltre più pieno e particolareggiato e la dimensione live rende la musica vitale, dinamica e fresca.
Fra i pezzi proposti (8 in tutto per 53 minuti circa totali) troviamo uno splendido medley tratto da “Compassionizer”, forse l’album più oscuro ed orrorifico realizzato dai Roz Vitalis. In questa esibizione la musica acquista una luce maggiore e le linee melodiche sembrano più brillanti e meglio definite. I pezzi ne risultano rinnovati e colpiscono per i bei riferimenti alla musica classica contemporanea e per i consueti momenti di tensione psicologica che però sono meno claustrofobici rispetto agli originali. Anche per “Destiny Dethroned”, tratto da “Enigmarden”, sono state scelte delle gamme sonore diverse e la musica sembra finalmente respirare e trionfare in maniera maestosa. I riferimenti alla musica classica e anche ai classici del prog, soprattutto a quelli italiani (De De Lind, ma addirittura Jacula e Orme), risaltano in maniera più nitida. Troviamo inoltre elementi di musica elettronica e di psichedelia, in un contesto sonoro pluricontaminato che rende lo stile di Ivan decisamente originale. L’approccio live dà un senso di incertezza nell’esecuzione degli spartiti grazie all’inserimento di sequenze improvvisate e di ricerca di soluzioni alternative rispetto ai CD in studio. La realizzazione dell’opera è inoltre schietta e piuttosto artigianale, senza ritocchi e senza l’aiuto di grossi ausili tecnici. C’è da dire che fino ad ora Ivan ha dovuto combattere con l’esiguità dei mezzi a disposizione e con un assetto ristretto di musicisti ed ha praticamente fatto sempre quasi tutto da solo. Tutto questo non ha mai reso totalmente giustizia alla genialità delle sue composizioni che appaiono ricche, piene di immaginazione e psicologicamente potenti e complesse ma anche piuttosto scarne dal punto di vista sonoro. Purtroppo questo Cd dal vivo non contiene nessuna canzone del prossimo album in studio che sta per arrivare ma la curiosità è molta perché pare che questa volta il nostro Ivan abbia potuto contare su più uomini e mezzi. Staremo a vedere e intanto accontentiamoci di questo.


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Jessica Attene

Collegamenti ad altre recensioni

COMPASSIONIZER Caress of compassion 2020 
EGO EIMI The door of heart 2004 
RMP (ROZMAINSKY MIKHAILOV PROJECT) For the light 2017 
ROZ VITALIS Enigmarden 2005 
ROZ VITALIS Compassionizer 2007 
ROZ VITALIS Revelator 2011 
ROZ VITALIS Patience of hope 2012 
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