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BBI |
BBI |
Soleil Zeuhl |
2008 |
FRA |
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Questo interessantissimo documento contiene registrazioni risalenti al 1996, ma pubblicate solo dieci anni dopo dalla Soleil Zeuhl. Il nome dell’etichetta fa già capire in che territori siamo e se ci aggiungiamo che uno dei nomi dei musicisti è quello del bassista Philippe Bussonet (Magma e One Shot), il quadro già si comincia a delineare per bene. La sigla BBI non fa altro che riprendere le iniziali dei componenti di questo trio: il citato Bussonet, il batterista Jean-Claude Buire e il chitarrista Laurent Imperato. In poco più di mezz’ora di musica i tre riescono a mostrare le loro qualità con un sound molto potente, spesso talmente energico da avvicinarsi anche al metal. Ma tenendo conto del background da cui provengono i BBI è inevitabile ritrovare nella loro musica anche una buona dose di jazz-rock. Sei le composizioni presenti, tutte interamente strumentali, metà a firma Imperato, metà composte da Bussonet. Questo cd, così, rappresenta un ulteriore tassello che ci fa capire la classe e le qualità immense del bassista. Bussonet è da sempre un esecutore mostruoso, dotato di una tecnica invidiabile che sa mettere al servizio della musica, come dimostrato innanzitutto nei Magma al fianco di Christian Vander, con il quale forma un’accoppiata ritmica solidissima e che sembra far cose al di là delle capacità umane. Con i BBI Bussonet preparava il terreno all’avvento degli One Shot e, infatti, i brani che portano la sua firma non sono altro che versioni embrionali di “Riff fantom”, “Trente-trois” e “La main du diable”, che appariranno nel primo album della band poi formata con Emmanuel Borghi, James MacGaw e Daniel Jeand’heur. In questo cd, questi pezzi, pur mostrando certe caratteristiche jazz-rock della loro versione finale, si mostrano più grezzi ed aggressivi, soprattutto per la chitarra ruggente di Imperato. Si tratta, in sostanza, di un prodotto destinato soprattutto ai più accaniti appassionati di zeuhl, che apprezzeranno soprattutto la possibilità di ascoltare il lavoro di Bussonet nel 1996, cosa che può permettere di capire ulteriormente il background, i passi, l’evoluzione di un musicista dal talento straordinario che, forse anche per un fatto caratteriale, tende a rimanere un po’ in sordina, nonostante sia ormai una colonna portante ed un personaggio importantissimo della storia dei Magma.
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Peppe Di Spirito
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