Avevo perso le tracce dei Jadis parecchio tempo fa e pur leggendo le recensioni dei loro lavori non riuscivo a trovare particolari spunti interessanti tanto da spingermi a riavvicinare la band inglese. Recensire questo “Photoplay” quindi per me non è semplice anche se a memoria ricordo quando ricevetti i demo da Gary Chandler all’inizio degli anni 90 e li recensii in maniera positiva. Di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia e i Jadis sono cambiati poco. Gli ingredienti classici del gruppo anglosassone si possono ritrovare immancabilmente anche in “Photoplay” anche se devo dire che la produzione mi pare decisamente migliorata e la cura negli arrangiamenti sicuramente maggiore. Ma questo è sufficiente per giustificare l’acquisto del nuovo cd? Potrebbe essere che la mia ottusità mi impedisca di cogliere l’elemento innovativo proposto, oppure semplicemente non riesco a digerire il fatto che i Jadis sono questi e come tali vanno apprezzati. E’ innegabile che alcune delle tracce proposte siano accattivanti, che abbiano “tiro” come si dice in gergo; ottime da ascoltare in auto, mentre si viaggia per raggiungere il posto di villeggiatura estiva. Forse poco più. La tecnica chitarristica di Gary è sempre a livelli ragguardevoli, ed in questo cd addirittura troviamo assoli che splorano anche una certa fusion. Il contributo di Martin Orford è poco invasivo (come è sempre stato), mentre la sezione ritmica lavora egregiamente. Ma allora… mi ripeto... dovrei aspettarmi di più?