Dietro la sigla JPL troviamo Jean Pierre Louveton, il leader dei francesi Nemo, band che si è fatta apprezzare negli anni recenti con una serie di validi album. Da solista, Louveton mette in mostra la sua abilità chitarristica e in “Rétrospections volume I” rispolvera una decina di composizioni scritte tra il 1991 e il 1997, rimaste finora nel cassetto, completando l’opera con due composizioni nuove di zecca. Ad accompagnarlo in questa avventura troviamo Manu Defaÿ al basso, Oliver Soumaire alla batteria e Guillaume Fontaine alle tastiere, tutti musicisti preparati, che danno ampie garanzie da un punto di vista esecutivo. “Silence dans la salle!”, che apre il cd mette subito in luce una tendenza verso il sound di guitar-heroes del calibro di Satriani e Vai, evitando comunque qualsiasi eccesso di tecnicismi. Il prosieguo del cd è più variegato: si passa dalla hard-fusion di “Du temps de Louis” e “No comprendo” alle venature prog di “Ma premiére mort”, “Planete en vue”, dalla delicatezza hackettiana di “Lions” alle ballad in stile Harmonium “Soleil d’hiver” e “En un clin d’oeil” (che sono i due brani datati 2007), dalle atmosfere new-prog misteriose e un po’ inquiete di “Cathedrales” ai raffinati elementi romantico-classicheggianti di “L’orée”, per concludere con il jazz-rock tecnologico di “Au revoir, à jamais…”. Per la maggior parte si tratta di composizioni strumentali con chitarra elettrica in primo piano ed anche se si avvertono le diverse influenze che ha seguito il musicista nel corso degli anni, non si può fare a meno di notare una personalità forte. Forse manca un po’ di omogeneità, che in alcuni casi sembra far perdere il filo del discorso, ma bisogna anche ammettere che tutti i brani denotano una qualità invidiabile e non presentano grossi difetti. Insomma, è vero che Louveton sta guidando e indirizzando i Nemo nel migliore dei modi, ma con “Retrospections volume I” dimostra come anche la sua carriera solista meriti di essere seguita.