Stavolta Norlander fa le cose in grande! Dopo la sua partecipazione al Moogfest del 2007, il tastierista americano si pose come obiettivo quello di ricapitolare una parte della sua carriera attraverso un progetto denominato “The Galactic Collective”. L’intento era quello di raccogliere un po’ di sue composizioni strumentali che nel corso degli anni sono uscite nei vari lavori solisti, in quelli dei Rocket Scientists o negli album della moglie Lana Lane. Il primo passo è stato quello di una incisione in studio: nel 2009, dopo un lavoro di riarrangiamento sui pezzi scelti, Norlander si circonda di un po’ di fidati compagni d’avventura, con i quali registra e filma le nuove esecuzioni che vengono immortalate nel disco uscito poi nel 2010. A distanza di due anni da quella pubblicazione giunge ora la “definitve edition”, con il prodotto oggetto di questa recensione, contenente un DVD e due cd. Piatto bello ricco con tanta musica, che forse riesce davvero a far venire fuori il meglio dell’arte del keyboards-wizard. Infatti una critica che si può fare a Norlander è che nel corso degli anni ha mostrato una certa discontinuità, alternando momenti di felicissima ispirazione a cadute di tono che lo spingono nel kitsch o nella pacchianeria vicina a certo metal. Infatti, fermo restando che non possono essere messe in dubbio le sue eccellenti capacità tecniche, tra debiti evidenti nei confronti di Emerson, Lake & Palmer, attrazioni continue verso il prog-metal, qualche tentazione space-rock e la voglia di mettere in mostra anche il suo background legato alla musica classica, Erik non ha mai saputo percorrere una strada ben precisa che potesse far risplendere al meglio le sue qualità.
Con “The Galactic Collective” è forse la volta buona! Sarà che forse nei momenti strumentali è capace di dare il meglio di sé, fatto sta che il lavoro è gustosissimo, proposto in maniera estremamente professionale e la musica tende a spingere verso un rock sinfonico validissimo e suonato ovviamente alla grande. “Neurosaur” è forse l’emblema della musica norlanderiana, altisonante e aggressivo, ma non sono pochi gli episodi nei quali si percepisce un talento fuori dal comune. In “Sky full of stars”, ad esempio, alle tastiere e all’andamento sinfonico-romantico, si affianca la chitarra floydiana di Freddy DeMarco che in un assolo regala meraviglie. I momenti clou, tuttavia, sono rappresentati da “After the revolution” (tratto dal repertorio dei Rocket Scientists), oltre dodici minuti di assoluta delizia, dove piano, tastiere e chitarre, su cambi di tempo continui, si alternano e si incrociano magistralmente mentre i vocalizzi di Lana Lane fanno il resto, e dalla lunga suite “The dark water”, nella quale, tra continui spunti classicheggianti ed emersoniani, anche le derivazioni prog-metal presenti sembrano ben inserite, in un contesto che ha molte similitudini con le cose migliori degli Ayreon di Arjen Lucassen (con cui Norlander ha collaborato in diverse occasioni).
Presenti, anche se in dosi minori, alcune tracce decisamente vicine al prog-metal (“Astrology prelude”, “Garden of the Moon”), ma è forse “Fanfare for absent friends” l’emblema dell’incostanza qualitativa del tastierista, che qui è capace di mischiare, in un sound di base abbastanza duro e rumoroso, magniloquenza à la Emerson, accenni ai Led Zeppelin, ritmi frenetici, rischiando di rendere davvero pesante l’ascolto.
Nel DVD possiamo seguire le esecuzioni in studio, ognuna delle quali è preceduta da un’intervista a Norlander che spiega un po’ l’evoluzione della composizione elencando anche gli album nei quali la si può trovare. Il primo cd non fa altro che riprendere, senza interviste, quanto presente nel DVD. Il secondo cd, invece, contiene in pratica tre quarti d’ora di materiale bonus meno interessante, anche se si segnala la presenza di “The darker water”, che non è altro che una versione diversa di “The dark water” che si prolunga fino a superare i ventiquattro minuti e mezzo.
Dicevamo che questo è solo il primo passo di un progetto più ambizioso e infatti, contemporaneamente alla pubblicazione di “The Galactic Collective – Definitive edition”, è uscito anche “The Galactic Collective – Live in Gettysburg”, che, come il titolo lascia intuire è la trasposizione in concerto del lavoro di Norlander, anch’essa immortalata in una confezione con un DVD e due cd. Ma questa è un’altra storia che trattiamo separatamente…