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L'insolita vicissitudine che vede i Camel, o almeno il suo rappresentante, al di là dell'Atlantico è ormai realtà. Questa lontananza dalla madre patria sembra giovare, mantenendo quell'istinto e sapore, direi unici. Rimane comunque questo l'unico modo per Latimer di ricreare quegli ambienti, non solo sonori, che lo hanno sempre accompagnato negli anni. La melodia e lo spirito sono quelli di sempre, e non poteva che essere questo il giusto seguito di "Harbour of tears". L'ascolto non nasconde l'ispirazione priva di mutamenti ma ribadisce anche che il sentimento è concesso solo a chi sa donare emozioni.
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