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CENTROZOON |
The scent of crash and burn |
Burning Shed |
2003 |
GER |
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Già da tempo sapevamo che i Centrozoon stavano collaborando con Tim Bowness (No-Man). Il primo parto di tale brainstorming è questo mini-CD - comunque lungo quasi mezz'ora - dai contenuti quantomai rimarchevoli e originali. Infatti Bowness non si limita qui a cantare i propri testi, ma contribuisce anche alla scrittura musicale: ne esce un affascinante ibrido elettropop che si stacca con decisione dalla precedente discografia dei Centrozoon. Lo si evince fin dalla raffinata apertura di "Ten Versions of America (trg radio edit)", sicuramente la composizione più accessibile del lotto, che tiene conto sia del Brian Eno canzonettaro che di certa new wave primi anni '80. Si rientra in parte nell'alveo della cosmic-experimentation con "Make me forget you", in cui il solito, determinante ruolo della chitarra frippiana di Markus Reuter crea un intrigante contrasto con i distesi cantati di Bowness, mentre nei lunghi substrati dei synth di Wöstheinrich in "The Me I knew" riconosciamo la peculiare ambient firmata Centrozoon: mistica, rilassante, di gran classe. Una certa tensione è per contro celata nella spettrale title-track, dove è particolarmente acceso il (positivo) dualismo fra gli stranianti richiami industriali e gli aerei vocalizzi di Bowness. In chiusura una "Ten versions of America" differentemente arrangiata, quasi trance ma altresì attratta dall'Alan Parsons più ardito. Ammalianti: sì, è forse questo l'aggettivo che meglio descrive i nuovi Centrozoon!
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Francesco Fabbri
Collegamenti
ad altre recensioni |
BODDY / WÖSTHEINRICH |
Moiré |
2005 |
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