Home
 
DBA (DOWNES BRAIDE ASSOCIATION) Live in England (2CD + DVD) Magical Thinker 2019 UK

Giunge il momento della testimonianza live anche per l’oramai consolidata partnership tra la nostra vecchia conoscenza Geoff Downes, tastierista degli Yes ormai da quasi un decennio ed il produttore di successo e songwriter inglese (ma residente in California) Chris Braide, un nome affermatissimo nel music business. Il terzo album in studio del duo, “Skyscraper souls”, ha goduto di ottime recensioni e di una certa copertura mediatica in ambito prog; i più maligni potrebbero attribuirla all’accattivante copertina ad opera di Roger Dean, che può aver inquadrato agli occhi di alcuni la proposta in tale genere musicale, ancor più che al contenuto stesso, di cui il progressive rock costituisce solo una delle influenze (e certamente non la più prominente). Questa premessa non per sminuire il prodotto, che consiste in un pop-rock ben levigato e può vantare ottime melodie apprezzabili senza dubbio da chi già nel 1982 non rimase deluso dal debutto di un certo “supergruppo” che aveva proprio in Downes una delle menti creative, nonché reminiscenti di altre esperienze coeve come gli Alan Parsons Project, i tardi Supertramp o i Camel di “The single factor”. Il doppio CD e il video in questione catturano la prima esibizione live in assoluto dei DBA, progetto nato nel 2011 senza alcuna intenzione di portare la musica on the road, tenutosi nell’intimistica cornice del caffè Trading Boundaries, presso Uckfield, East Sussex, UK nel settembre del 2018. Accanto ai due proprietari del marchio, troviamo il chitarrista Dave Colquhoun, il bassista Andy Hodge e lo stesso Dean in ruolo del presentatore (“ho conosciuto Geoff all’epoca di Drama, 30 anni fa e Chris solo 30 minuti fa…”), con un’importante mancanza: la batteria è purtroppo preregistrata, e i tre musicisti suonano sincronizzandosi alla traccia ritmica, rendendo impossibile qualsiasi variazione rispetto alle versioni di studio e togliendo una quota di autenticità alla performance. Ritroviamo fortunatamente il buon David Langdon (Big Big Train) nella veste di ospite alla voce e al flauto in “Tomorrow”, uno degli episodi migliori e ai cori in “Skin deep”.
L’allestimento del palco è di necessaria semplicità, con alcune proiezioni su uno schermo difficili da seguire nella versione video, le cui riprese risultano sin troppo statiche anche per chi, come il sottoscritto, è allergico ai montaggi frenetici di alcuni film-concerto, con Braide molto concentrato sulla performance vocale e gli altri incollati ai rispettivi strumenti, complice anche lo spazio ridotto. Il pubblico siede ai tavoli e ciò contribuisce a rendere l’atmosfera è un po’ distaccata. Mentre la registrazione audio rasenta la perfezione (ma solo traccia stereo anche per il DVD), le immagini risultano a volte un po’ sgranate.
La scaletta del concerto include l’intera tracklist di “Skyscraper soul”, iniziando proprio dalla lunga, ariosa e apprezzabile title-track, per poi passare ad una manciata di brani dal precedente “Suburban Ghosts”, per poi riprenderlo nella sequenza originale fino al termine. Ignorato il disco d’esordio “Pictures of you”, mentre non mancano gli omaggi al passato degli Asia (li avevo già nominati?), con le obbligatorie “Heat of the moment” e “The smile has left your eyes” (quest’ultima dedicata al compianto John Wetton, compagno di band e amico di lunga data di Geoff), senza dimenticare, nella parentesi pianistica, un accenno a “Video killed the radio star” dei Buggles nonché il bolero da “Cutting it fine”. Per l’analisi delle tracce contenute vi rimando alle recensioni dei singoli album, ribadendo che si può inquadrare la proposta in una fusione di elementi tipicamente eighties (è un vocoder quello che ascoltiamo in “Angel on your shoulder”?) in un contesto melodico essenzialmente contemporaneo, grazie allo stile vocale di Braide (la sua voce è ben valorizzata dal mix ed assume il ruolo centrale) e alle competenti orchestrazioni di Downes, che pure a volte pare ricorrere a parti campionate o backing tapes, e non solo per la voce narrante di Barney Ashton-Bullock. Più in generale, è apprezzabile la freschezza degli arrangiamenti, che grazie ad autentici strumentisti sono ben lungi da risultare freddi o sintetici. La produzione conferisce al tutto una pulizia sin troppo esasperata, ma ciò mi pare inevitabile in una situazione live “controllata” come questa.
Sentendo di aver già chiarito chi potrà apprezzare questo lavoro e chi se ne terrà ben lontano, segnalo l’esistenza di una versione in doppio vinile, che può essere preferibile anche per apprezzare meglio il bellissimo artwork.



Bookmark and Share

 

Mauro Ranchicchio

Collegamenti ad altre recensioni

ASIA Archiva 1 & 2 1996 
ASIA Arena 1996 
ASIA Now live in Nottingham 1997 
ASIA Aura 2001 
ASIA Silent Nation 2004 
DBA (DOWNES BRAIDE ASSOCIATION) Pictures of you 2012 
DBA (DOWNES BRAIDE ASSOCIATION) Suburban ghosts 2015 
DBA (DOWNES BRAIDE ASSOCIATION) Skyscraper souls - DBA3 2017 
GREG LAKE & GEOFF DOWNES Ride the tiger 2015 
YES Fly from here 2011 

Italian
English