Home
 
DONNER Hesitant light Apollon Records 2021 NOR

Jacob Holm-Lupo è una di quelle personalità che contribuiscono a rendere il già variegato mondo del Progressive rock ancora più multicolore, col suo destreggiarsi in vari progetti come compositore, polistrumentista, produttore e tecnico del suono. D’altronde, avendo a disposizione uno studio di proprietà, situato in un’isoletta sulla costa della Norvegia, il suo nome compare spesso nei crediti dei dischi di svariate band, oltre che in quelli delle sue. A parte White Willow e Opium Cartel, i suoi progetti più importanti e conosciuti, Jacob ha realizzato altri lavori interessanti, l’ultimo dei quali è il primo a nome Donner.
Nonostante siano presenti una decina di musicisti ospiti, il disco è di fatto un prodotto solista dello stesso Holm-Lupo che fa della varietà di stili e d’atmosfere il suo tratto distintivo. Il punto di partenza per capire l’idea di Jacob nell’assemblare le tracce, a prescindere dall’ascolto, è senz’altro l’elenco di “Further listening” presente nel libretto del cd, comprendente alcune colonne sonore ad opera di Tangerine Dream, John Carpenter e Mark Isham, e due titoli come “Pretzel logic” degli Steely Dan e “Feels so good” di Grover Washington jr. Se per i primi due, e volendo anche tre, ascolti consigliati non è difficile pensare ad una certa omogeneità stilistica o di intenti, con gli ultimi due le cose si fanno complicate. Cosa hanno in comune le soundtrack elettroniche e quelle più raffinate con la pop-fusion ed il funk? “Hesitant light” potrebbe essere una risposta, trattandosi di un album composto di tracce in prevalenza strumentali che passano dall’elettronica darkeggiante a quella più melodica, sino a passare per il pop, il rock e la fusion pura. Ad essere sinceri, all’ascolto le differenze si sentono ma sono stemperate da un’evidente omogeneità stilistica nella scelta dei suoni, tutti accuratamente programmati e piacevolmente inseriti in una produzione pulitissima e di grande qualità. Abbiamo a disposizione, quindi, “Melancholy city”, sfacciatamente carpenteriana e sinistra nel suo rincorrersi di sequenze sintetizzate, “Hesitant light”, pervasa di ondeggiante malinconia ambient, e “Dance of the swallows” disteso ed emozionante brano meno “sintetico” dei precedenti, con una progressione decisamente fusion e perfetto per un ascolto rilassato davanti alla spiaggia in un tardo pomeriggio estivo.“Night by night” è nientemeno che una cover di un brano degli Steely Dan, quasi completamente spogliato del suo andamento funky-jazz-rock e trasformato in un irriconoscibile e riuscito episodio pop-rock elettronico nel quale la voce femminile aggiunge un tocco di classe notevole. Nel resto del disco troviamo un paio di gustosi brani dal sound elettronico melodico, “Floating world” e “Andromeda waltz”, e altri due debitori dello stile di John Carpenter, sia per la musica che per i titoli (“Escape from Plague City” e “Devil’s highway”). Buttato nel mezzo, con apparente noncuranza, c’è anche la fusion totale di “Street heat”, tra chitarre, sintetizzatori ed elettronica a costruire una perfetta rappresentazione del genere.
Ad un primo ascolto, “Hesitant light” può sembrare spiazzante per la totale incongruità nell’assemblaggio dei generi ma in realtà quello che traspare è l’amore di Jacob Holm-Lupo per le colonne sonore, per l’elettronica, per la musica strumentale e per il desiderio di comunicare sposando le immagini alla musica. Non a caso l’autore ci tiene ad elencare i sintetizzatori usati nel disco, quasi tutti risalenti agli anni ’80 e ’90 e dalle proprietà sonore fortemente legate alla loro epoca, compreso il glorioso Yamaha DX7 immortalato nel libretto del cd. Per quanto mi riguarda, il risultato è notevole e lascia trasparire classe e passione.
Che altro dire? Ah, già, il progressive. Ecco, quello non c’è, ma non se ne sente la mancanza.



Bookmark and Share

 

Nicola Sulas

Collegamenti ad altre recensioni

THE OPIUM CARTEL Night blooms 2009 
THE OPIUM CARTEL Ardor 2013 
THE OPIUM CARTEL Valor 2020 
WHITE WILLOW Ignis fatuus 1995 
WHITE WILLOW Ex tenebris 1997 
WHITE WILLOW Storm season 2004 
WHITE WILLOW Signal to noise 2006 
WHITE WILLOW Terminal twilight 2011 
WHITE WILLOW Future hopes 2017 

Italian
English