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MAGENTA Seven F2 Music 2004 UK

"Seven" è solo il secondo album per i Magenta, facendo seguito all'ottimo "Revolutions", ma colpisce al primo ascolto per la sua maturità e per l'efficacia con cui centra il bersaglio. Merito senz'altro di chi ci sta dentro fin dall'inizio, ovvero quel Robert Reed anima dei Cyan, ma anche del fatto che adesso i Magenta siano un vero gruppo, piuttosto che un pur valido studio project. "Seven" è un concept album sui sette peccati capitali e c'è una traccia per ognuno di essi, tutte al di sopra dei 10 minuti tranne "Anger" (l'ira) che si ferma poco dopo i 5 minuti... e ognuno tragga le conclusioni che vuole da questo particolare. Musicalmente l'album si situa sui sentieri tracciati dal predecessore, ma sfrutta le proprie potenzialità musicali e vocali al meglio, dando origine ad un Prog fortemente reminiscente dei Renaissance, dei Solstice (ma con non troppo sporadici intrecci alla Genesis), ma con sonorità moderne e new-Prog. Il risultato è entusiasmante e delizioso, e non credo di stare esagerando. Le tracce si dipanano nella loro lunghezza senza il minimo accenno di stanchezza, con ritmiche quasi sempre piuttosto pacate e senza grossi slanci strumentali o assoli (da notare solamente l'assolo, molto gilmouriano, in chiusura di album); solo, si fa per dire, una grande prova di Prog melodico sapientemente orchestrato e ben contrappuntato dai vari strumenti che di rado si rendono appunto protagonisti, lasciando ampio, ma meritato, spazio al cantato di Christina. A proposito di quest'ultimo: potrà sembrare banale, ma la sua somiglianza con le timbriche e il modo di cantare di Annie Haslam è impressionante. Chi ha ascoltato il primo album dei Magenta noterà che le tracce sono più lineari rispetto ad esso, in cui erano presenti lunghe suite in cui talvolta si faceva fatica a rimaner dietro alla linea musicale, ma questo non vuole assolutamente dire che si tratti di musica lineare e poco creativa. Il fatto che la creatività sia stata messa al servizio della melodia e della recepibilità della proposta musicale (beh… come ho detto si tratta comunque sempre di tracce di 10 minuti e passa), con risultati di ottima qualità, ci porta appunto a fare affermazioni positive sulla maturità acquisita dal gruppo.
Se volete acquistare il CD direttamente dall'etichetta, sappiate che vi verrà recapitato anche un mini CD ("Broken") in omaggio contenente 5 tracce: due inediti e tre versioni differenti di vecchie e nuove canzoni.

 

Alberto Nucci

Collegamenti ad altre recensioni

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