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Ormai Robert Reed ha smesso da tempo di attingere al vecchio repertorio dei Cyan ed ha cominciato a comporre materiale nuovo, sempre nello stile new-Prog melodico che lo contraddistingue, ma tralasciando un po' delle tipicità molto anni '80 in favore di sonorità rinnovate, ancorché non in maniera massiccia. Sonorità rinnovate non vuol certo dire innovative... ma c'è da dire che in questo disco è mutato soprattutto l'impasto degli strumenti, molti dei quali ancora appannaggio dello stesso Robert Reed; la presenza di un folto gruppo di musicisti e la sua amalgama porta notevoli benefici a un album che chi ama il new Prog deve assolutamente considerare. Ritornando al tema delle sonorità, è da sottolineare la presenza di un ottimo brano folk-rock ("Gwenan"), sorta di omaggio al natio Galles, che pare uscito dal disco di Mike Oldfield "QE2". Per il resto, l'album si presenta appunto in maniera onesta, con brani lunghi ma non lunghissimi e pretenziosi, abbastanza lineari e melodici quanto lo può essere un disco di new Prog, ma senza troppe melodie troppo easy o smaccatamente accattivanti. Un album divertente e piacevole da ascoltare, in definitiva, tra i migliori nel suo genere negli ultimi anni, uno di quelli che gli appassionati olandesi ameranno alla follia, ad esempio...
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