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Il nuovo album dei CYAN, vede la luce stavolta con Robert Reed non più in veste di factotum, ma coadiuvato dal prezioso contributo di Nigel Voyle (è stato in lizza con Hogarth per sostituire Fish nei Marillion) per le parti cantate. Ero un po' diffidente verso CYAN perché il precedente "King and Country" non mi aveva entusiasmato. Invece questo "Pictures from ..." si rivela essere un lavoro affascinante ed originale. La bella voce di Voyle si innesta efficacemente sulla musica di Robert Reed che fortunatamente, pur essendo di leggera fattura, non è quel new-prog stantio che capita spesso di sentire. Gli arrangiamenti sono curati ed è anche azzeccata la partecipazione di una vocalist. I 12 minuti del brano di apertura sintetizzano tutto ciò che ho detto, potete ascoltarlo per farvi un'idea di tutto il CD. Segue la bella title track, delicata e raffinata. "Solitary angel" ci fa ancor più apprezzare la perfetta amalgama creatasi tra i 2 musicisti: sembra che la musica sia stata scritta per la voce di Voyle. Il pezzo successivo "Broken man", ricorda un po' Oldfield e un po' Gabriel ed è forse il momento più bello dell'album. "All around the world" non lascia praticamente segno nonostante il promettente inizio acustico. I 2 pezzi successivi sono così anonimi che è inutile citarli. Chiudono i 14 minuti di "Nosferatu", in cui inizialmente c'è anche del rock darkeggiante ma piacevole che stacca nettamente con il resto dell'album. Il total time ci indica un'ora di musica, ma se potavano una quindicina di minuti nella parte centrale forse era meglio: capita sempre più spesso di imbattersi in CD con quel quarto d'ora di troppo (ci fanno passare un brutto quarto d'ora!!). In conclusione "Pictures from the other side" è uno di quei CD che io catalogo come regalabili alla cugina di 16 anni per avvicinarla ad un certo tipo di sonorità progressive, con il vantaggio che se poi il CD non le piace possiamo riprendercelo e inserirlo dignitosamente nella nostra collezione prog.
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