|
Un album divertentissimo per chi non ha nulla in contrario nell'ascoltare un po' di metal... e se poi siete appassionati di sonorità folk nordico/celtiche questo debutto degli Hagen rappresenterà per voi uno dei top dell'anno! Il disco si presenta come un connubio, riuscitissimo a parer mio, tra sonorità folk, heavy metal e un pizzico di Prog più tradizionale, ove nessuna di queste componenti risulta predominante o penalizzata, riuscendo ad integrare il tutto in un contesto più che plausibile. Il disco inizia quindi con un brano quieto e puramente folk ("Summer air"), cominciando a movimentarsi col pezzo successivo e scatenandosi a partire dalla terza traccia, riuscendo però sempre a mantenere un buon equilibrio e inserendo gli elementi folk all'interno delle canzoni più scatenate e metal. Non possiamo fare a meno di non pensare a gruppi come Rhapsody o Gamma Ray, ma gli Hagen hanno qualcosa in meno dal punto di vista metal di questi gruppi, ove invece la piccola componente Prog non è troppo lasciata in disparte, offrendo diversi buoni spunti qua e là, con belle aperture di tastiere (con Mellotron e Hammond, per gli amanti di queste cose) a far tirare un po' il fiato, tra un ballo scatenato sui tavoli e un boccalone di birra. Si passa quindi da una situazione all'altra in modo naturale e il gruppo (che, a giudicar dalle foto, non sembra esser formato da musicisti di primo pelo e in cui spicca Hans Lundin, già tastierista dei Kaipa) dimostra di sapere il fatto suo. Un bel dischetto, insomma; da tener certamente presente.
|