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I KAIPA sono probabilmente il gruppo progressive più importante che la Svezia abbia prodotto durante gli anni '70. Dalla Musea ci giunge un po' a sorpresa questa ristampa (per una volta senza bonus-tracks) del loro primo Lp. Sovente mi è capitato di veder definiti i KAIPA come i "Genesis svedesi", ed in effetti le atmosfere create dalle tastiere di Hans LUNDIN possono ricordare il Tony Banks dei tempi andati; direi comunque che le somiglianze con l'ex gruppo di Gabriel si fermano più o meno qui, mentre molto più avvertibili sono certi richiami ai CAMEL del periodo "Mirage", in particolare nel lavoro chitarristico svolto da Roine Stolt. Eccellenti le sonorità e buone le composizioni, con menzione di merito per "Ankaret"; peccato per i cantati (in svedese) a tratti un po' lamentosi che tolgono impatto alle linee melodiche tessute dal gruppo e per una certa tendenza che talvolta affiora all'eccessiva semplicità dei dialoghi strumentali. L'acquisto è comunque caldamente consigliato a tutti gli amanti del suono dei seventies.
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