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La prima produzione dei French TV riprende finalmente vita su digitale. La band di Mike Sary si è guadagnata negli anni buona reputazione all'interno di una ristretta cerchia di prog fans (che già sono una ristretta cerchia, ma tant'è...); il loro primo disco è interessante per ascoltare i primi passi del gruppo, ancora un po' ingenui ma caratterizzati positivamente dall'entusiasmo naïf di tutte le giovani bands e dalla presenza di un altro cervello pensante all'interno della band, ovvero il tastierista e polistrumentista Stephen Roberts. Sicuramente è quasi tangibile la limitatezza dei mezzi a disposizione in questo LP (non che in seguito i French TV abbiano mai usufruito di budget miliardari...) e conseguentemente dei suoni, nonché la direzione musicale leggermente più spostata verso il jazz-rock rispetto ai dischi successivi. Nulla di clamoroso: si tratta dell'alba di ciò che l'evoluzione e i continui cambi di formazione porteranno i French TV ad essere nel corso degli anni. Questo è un album sicuramente da non perdere per chi ama già il gruppo, da ricercare assolutamente da parte degli appassionati del lato non sinfonico del Prog (etichettiamo questa musica come RIO e andiamo tutti a letto tranquilli), ma non so se da sperimentare per chi non è avvezzo a queste sonorità: meglio eventualmente cominciare da qualche produzione più recente.
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