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Purtroppo sta diventando una triste abitudine: ogni anno che passa qualche leggenda a cui siamo molto affezionati ci lascia. Uno dei vuoti più duri da digerire portati dal 2017 è quello conseguente alla scomparsa di John Wetton, indimenticato cantante e bassista dei King Crimson del 1973-74, ma anche di Family, UK, Uriah Heep e tanti altri ancora. Come una sorta di omaggio al musicista viene ripubblicato in versione rimasterizzata un live acustico uscito nel 1996 contenente una performance dell’anno precedente negli Stati Uniti, accompagnato da un ulteriore cd a testimonianza di un altro “unplugged” registrato nel 2005 sempre in terra americana e finora inedito. Due spettacoli in solitaria, in cui un Wetton più intimista che mai prova ad incantare, riuscendoci, un pubblico ristretto solo con voce, piano, tastiere e chitarra acustica. Siamo ovviamente lontani dalla grandeur e dalla prolissità che sono spesso caratteristiche importanti del progressive rock. Qui è tutta un’altra dimensione, in cui una voce limpida e potente guida concerti semplici, ma non certo privi di attrattiva, coinvolgendo con esperienza, mestiere e abilità. Buona parte del repertorio contenuto in questo doppio cd proviene dagli episodi solisti di Wetton, ma per i più inossidabili amanti del prog non mancano estratti degli anni con i Crimson (“Book of Saturday”, preceduta da un’inedita e bella introduzione chitarristica nel secondo cd, “Starless”, “The night watch”) e con gli UK (“Rendez vous 6:02”, “Thirty years”) in versioni sicuramente semplificate, ma che hanno comunque grande fascino considerando la qualità delle canzoni. Inevitabilmente, ampio spazio è concesso a brani degli Asia, forse l’avventura che ha portato maggior successo commerciale a Wetton. “Heat of the moment”, “Only time will tell”, “The smile has left your eyes”, “Sole survivor” sono momenti clou delle due esibizioni grazie alla loro immediatezza e alla vena melodica. Certo, non è in questi due dischetti che troviamo il contributo più alto ed importante che Wetton ha dato alla storia del rock e del prog. Non si può negare comunque che ascoltare la sua voce fa sempre un bell’effetto e che nei momenti legati alle sue avventure più vicine ai nostri gusti l’emozione c’è.
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