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La nuova label britannica Cyclops interrompe per un attimo la produzione di nuove bands di belle speranze, per omaggiare con un numero del proprio catalogo un grande come Rick Wakeman, presentato qui in tournée assieme al figlio Adam. C'è poco da dire sul livello qualitativo dei musicisti, ovviamente: interessante la scaletta dei due CD, che vede imponenti i 38 minuti di "Journey to the centre of the earth" che arrivano quasi in chiusura dell'opera, quasi a finire l'ascoltatore, già duramente messo alla prova dai pezzi estratti da "Six wives of Henry VIII" o da "The myths and legends...". Ottima anche l'interpretazione della beatlesiana "Eleanor Rigby", nonché la sorprendente esecuzione di "Paint it black" dei Rolling Stones, che chiude il 2° CD. Non pensiate, data la presenza di due siffatti tastieristi, di ascoltare profusioni di virtuosismi spericolati e cascate di suoni tastieristici di ogni tipo. I pezzi sono esattamente quelli che sono ed i virtuosismi non risultano mai fini a se stessi. Nella band non è presente un chitarrista (oserei dire: ovviamente), ma un ottimo Tony Fernandez alla batteria ed Alan Thomson al basso; i due recitano egregiamente la loro parte, facendo sì dell'album (ed il/i concerto/i da cui è tratto) un omaggio alla genìa dei Wakeman, ma anche un vero album di rock strumentale da apprezzare e da godere in quanto tale. Un album che sarebbe da folli non consigliare a tutti voi...
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