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I Believe del chitarrista e compositore Mirek Gil sono ormai una realtà affermata del progressive rock contemporaneo polacco, tanto da poter vantare la pubblicazione del secondo DVD live della propria carriera, un traguardo non da poco se si pensa che le gloriose band del passato potevano contare al massimo su un doppio live in tutta la propria esistenza. In ciò sono stati sicuramente facilitati dal solito rapporto sinergico tra l’etichetta Metal Mind e il teatro Śląski di Katowice, ma è comunque con soddisfazione che notiamo come le filiazioni di una band importante come i Collage possano ancor oggi contare su un ottimo riscontro in patria e altrove. Il concerto in questione, filmato nel novembre del 2011, è stato concepito per promuovere l’album più recente dei Believe, quel “World is Round” che confermava quanto di buono si poteva apprezzare nel precedente “This Bread is Mine”, entrambi caratterizzati dalla presenza del nuovo vocalist (e occasionalmente flautista) Karol Wróblewski, giovane e con una buona presenza scenica e il secondo arricchito dagli interventi del tastierista Konrad Wantrych. La scaletta pesca quindi a piene mani dal nuovo album e dal precedente, con la sola “What They Want (Is My Life)“ a rappresentare il secondo lavoro “Yesterday is a Friend” e ignorando l’esordio “Hope to See Another Day”, forse ritenendo poco opportuno affidare a Karol le parti vocali del suo predecessore Tomek Rozycki. E’ vedendo il gruppo suonare dal vivo che si apprezza l’importanza del violino di Satomi nell’economia sonora dei Believe: i suoi ricami sono veramente la marcia in più di brani già ben confezionati e contraddistinti dalla consueta abilità dell’ormai veterano Mirek a sfornare melodie accattivanti. Così come gli interventi soprattutto pianistici di Konrad (musicista poco più che ventenne che possiamo apprezzare anche nelle fila del progetto parallelo di Mirek, i Mr. Gil) conferiscono quel tocco di intimismo notturno che pone l’ascoltatore in sintonia con la musica del sestetto. Si raggiungono i vertici di lirismo nell’estesa e articolata “And all the roads”, nella title track dell’album “World is round” e nell’omaggio (“New hands”) al batterista Vlodi Tafel, definito “il nostro eroe” dai compagni e a ragione, dato che – come apprendiamo da un simpatico documentario incluso come contenuto “extra” – nessuno sospetterebbe che il suo drumming preciso, energico e fantasioso sia in parte affidato ad una speciale protesi ortopedica che supplisce alla mancanza di un arto inferiore. Particolarmente ricca in questo caso la sezione dei contenuti bonus, che comprende oltre al cortometraggio già citato, un’intervista al leader e al vocalist, la partecipazione dei Believe ad un evento tributo al compianto giornalista musicale polacco Robert Roszak (in cui li vediamo alle prese anche con una cover di “Chelsea Monday”) e un secondo, intero concerto, di qualità audio/video inferiore al programma principale (quest’ultimo impeccabilmente catturato da otto cameramen e presentato con audio stereo/surround 5.1), ma ugualmente di interesse, filmato stavolta al festival Progresja di Varsavia.
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