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Degli Spock’s Beard si può dire di tutto e di più. Per molti sono finiti di “esistere” con l’abbandono di Neal Morse, dopo il controverso “Snow” del 2002. Neal era il principale autore, la mente del gruppo ed il futuro della band pareva segnato. Invece da allora il gruppo ha sfornato altri 4 studio-album dai contenuti altalenanti ma sufficientemente ispirati. Il recente “X” del 2010 è per molti addirittura la prova più convincente della “nuova” line-up (personalmente gli preferisco “Spock’s Beard” del 2006). Ed ora che succede? Accade che Nick D’Virgilio (voce e batteria) saluta tutti e se ne va per motivi personali: viene prontamente “titolarizzato” Jimmy Keegan (da anni batterista in concerto della formazione) ed inserito Ted Leonard come nuovo cantante e le ”barbe” sono pronte a ripartire. Ma, prima di tutto questo, c’era da testare alla prova concerto il nuovo “X”… Ecco quindi prontamente in circolazione “The X tour-live” con la registrazione del concerto tenuto il 12 settembre 2010 al Civic Theater di Downey e composto da 2 CD audio e da un (bel) DVD in aggiunta per la versione deluxe. Il primo CD è interamente dedicato alla riproposizione di “X” (con l’eccezione di “Their names escape me”, presente comunque nel DVD), mentre il secondo è composto da tre evergreen dell’era Morse (Neal), da due spazi solistici (“Drums duel” e “Ryo’s solo”) e da un brano , ”On a perfect day” estratto da “Spock’s Beard”, la penultima fatica dei nostri. Scelte discutibili ma sono talmente tante le opzioni a disposizione del gruppo che difficilmente avrebbero potuto accontentare tutti… La scelta di riproporre per intero l’ultimo lavoro è però coraggiosa ed anche, alla fine, premiante in quanto “X” suona proprio bene dal vivo. D’Virgilio si dimostra buon front-man e la band una sicurezza. La troppo facilmente liquidabile come “orecchiabile” “The emperor’s clothes” ha una riuscita parte strumentale e gli incastri vocali rimandano ai virtuosismi di “Beware the darkness” di oltre 15 anni fa. La lunga, articolata e “muscolata” “From the darkness” è un bell’esempio di quello che è oggi la band: dura e compatta. Più lirica e lineare “The man behind the curtain”, anche se con parecchi inserti metal. Molto tirata ed auto indulgente il metal-prog (o prog-metal?) di “Kamikaze” con Okumoto e Meros grandi protagonisti. L’altra suite “Jaws of heaven” ha meno tentazioni heavy risultando molto valida nello strumentale finale. Del secondo CD, segnaliamo l’ottima “On a perfect day”, melodica come nella migliore tradizione dei Beard (nonché fra i brani migliori del dopo Morse) e (finalmente!!) tre brani storici. Una buona versione di “Thoughts” (fra i must di ogni tempo della band), una incattivita versione di “The doorway” e la ballad “June” che chiude il concerto. Si tratta di un bel live sicuramente, non fondamentale come “set list” ma ottimo esempio delle qualità “on stage” dei ragazzi americani. Attendiamoli ora ad un ulteriore inizio con la nuova formazione.
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