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Bomba Prog, piccola delusione o... ciofeca incredibile? Mio Dio... quant'è difficile a volte contentare tutti...! Specialmente quando i pareri su un gruppo, come gli Spock's, sono così discordanti. Vabbè... vi dirò la mia impressione su questo disco: per me si tratta di una delusione discretamente grande, anche se non a livelli di ciofeca... perché sempre di un buon disco, ottimamente suonato ed arrangiato, si tratta. Fermo restando ciò quindi, occorre dire che Neal Morse e soci con questa loro nuova uscita spostano decisamente, ineluttabilmente, le proprie mire in direzione di un rock americano appena appena impreziosito dal solito contorno tastieristico, non più protagonista semi-assoluto bensì utilizzato come contorno, pur ricco e sostanzioso, di un set di canzoni che potremmo ascoltare facilmente su una highway americana. Non è tanto l'utilizzo delle tastiere che è cambiato comunque, quanto appunto la costruzione dei brani. Ciò che in parte si era già verificato con l'album precedente si concretizza appieno adesso: pochissimi spunti che possano andare oltre una normale concezione di un rock venato di Prog. Pochi brani ravvivano veramente l'attenzione, anche se il livello medio è comunque più che discreto... ma, per coloro che amano questo gruppo, c'è poca carne per il fuoco, specialmente nella seconda parte del cd, dopo un avvio tutto sommato sufficiente. Speriamo sia uno scivolone momentaneo...
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