|
Nel maggio del 2005, per festeggiare i 35 anni, i Magma organizzarono una serie di concerti al Triton parigino. Quattro settimane di esibizioni ed ogni settimana una scaletta diversa a coprire le varie “epoche” attraversate dal gruppo. Nella prima settimana proposero composizioni tratte dai primi due album, più “Theusz Hamtaak”, più altri brani mai realizzati su disco, ma eseguiti spesso dal vivo nella prima fase di attività. I successivi spettacoli proseguirono “cronologicamente”, per concludersi nell’ultima settimana in cui la band suonò integralmente quello che era l’ultimo album uscito (“K.A”), “Zess” e estratti di “Merci”, che rappresentavano i lavori più recenti prima del ritorno sulle scene. Inevitabilmente, con un repertorio molto ampio, qualche pezzo importante di storia dei Magma doveva rimanere fuori. Ma una serie di nuovi concerti al Triton nell’estate del 2011 ha rappresentato l’occasione per proporre una nuova scaletta con la quale ripescare alcune composizioni che mancavano nel 2005. Nasce così “Mythes et légendes – Epok V”, un DVD che va ad integrare alla perfezione la serie di registrazioni video uscite qualche anno fa a testimonianza degli spettacoli al Triton. Con una formazione ben diversa, che vede il leader Christian Vander dietro la batteria guidare i cantanti Stella Vander, Isabelle Feuillebois e Hervé Aknin, il chitarrista James MacGaw, il vibrafonista Benoit Alziary, il tastierista Bruno Ruder e il bassista Philippe Bussonet, la band offre l’ennesima prova stratosferica. Si parte con “Attahk”, una lunga cavalcata di oltre venti minuti che era un cavallo di battagli degli show tra fine anni ’70 e inizio anni ’80, in cui lo zeuhl si “ammorbidiva” e flirtava con il soul e il funky, mantenendo comunque un certo alone di mistero e momenti di una certa inquietudine. Poi si fa un bel salto indietro nel tempo, con “Riah Sahiltaahk”, tratta dal secondo album della band (datato 1971) e momento importantissimo della saga kobaiana. Si tratta di una versione completamente riarrangiata, molto più spigolosa dell’originale, con la chitarra elettrica pronta a irrobustire il sound, sostituendo i fiati che impregnavano il brano del disco, nel quale il personalissimo jazz-rock degli esordi prendeva direzioni ancora più particolari e si incominciavano a vedere quegli sviluppi che avrebbero portato alla maestosità di “Mekanik destruktiw kommandoh”. Tra dissonanze, canti solenni, ritmi asfissianti e magie strumentali volano altri ventitré minuti strabilianti! Dopo le atmosfere eleganti di “Dondai” (dall’album “Attahk”) è il momento degli inediti. Vengono infatti eseguite “Felicité thosz” (che vedrà poi la luce ufficialmente su cd l’anno successivo) e “Slag tanz”. Nella prima si dà grande risalto a pianoforte e voci, con vertici lirici di straordinaria bellezza quando prende in mano la situazione Stella al canto. Fantastico lo sguardo di Vander mentre assiste al lungo assolo di piano elettrico di Ruder nella fase centrale, dapprima serissimo e concentrato, poi annuendo con un sorriso appena appena accennato quasi in segno di approvazione. Nel finale c’è il recupero di una certa potenza sonora, che cresce ulteriormente durante l’esecuzione di “Slag tanz” (tutt’oggi inedita), composizione ruvida e perfetto esempio di zeuhl moderno. Il compito di chiudere il concerto è affidato ad un altro pezzo di “Attahk”, intitolato “Maahnt”, per un finale aggressivo, con un incedere ritmico ossessivo e i classici temi reiterati che sono una delle caratteristiche principali della musica dei Magma. Sarebbe quasi inutile specificare che il DVD è registrato e presentato con la massima professionalità; ottima la regia, molto dinamica, che salta continuamente da un musicista all’altro e permette di far ammirare ancora di più la straordinaria preparazione di questi fenomeni. Tra un brano e l’altro, inoltre, si tira un attimo il fiato seguendo brevi interviste ad un po’ di spettatori. Ennesimo documento imperdibile per chiunque segua con attenzione la carriera di una delle più favolose entità musicali della storia.
|