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1984: esce "Merci", album ben lontano dai fasti gloriosi dei Magma. I tempi sono cambiati rispetto alla decade precedente e il nuovo lavoro dell'ensemble capitanato da Christian Vander delude un po'. I Magma vengono accantonati e per un ventennio i fan si cimentano nell'ascolto dei live postumi, dei dischi degli Offering, dei lavori solisti del batterista e si recano ai concerti della band riformatasi negli anni '90. 1998: pubblicato il miniCD "Floe essi/Ektah", che vede il ritorno in studio dei Magma per dieci minuti inediti e due brani di splendido jazz-rock moderno. Ma è poco... L'attesa è tutta per un "vero" nuovo disco. 2004: a venti anni da "Merci", viene finalmente realizzato un full-length album a nome Magma, quello che riporta la band alla grandezza di un tempo. "K.A.", ovvero "Kohntarkosz Antheria", è una composizione di circa 48 minuti e suddivisa in tre parti che vede le sue origini negli anni '70 e che è stata sapientemente definita come "l'anello mancante tra "Mekanik Destruktiw Kommandoh" e "Kohntarkosz". In effetti, ritroviamo tutto ciò che ha reso grandi i Magma: ritmi indiavolati e protagonisti, un alone misterioso che pervade l'intera opera, quell'inquietudine che assale l'ascoltatore alle prese con siffatte sonorità, maestosità ed eleganza che vanno a braccetto, la ripetizione maniacale dei temi musicali e poi quei cori kobaiani in cui si miscelano alla perfezione voci maschili e femminili... Il tutto è presentato in una bella confezione digipack apribile in tre parti e contenente un foglietto con le immagini dei musicisti partecipanti ed un libretto con il testo completo dell'opera. I Magma sono tornati alla grande, con un cd che rievoca il loro fantastico passato, attualizzandolo in qualche modo e riproponendolo al meglio. Una vera e propria dimostrazione di forza, classe, fantasia, immaginazione, professionalità. Un album bellissimo da inserire con orgoglio nella vostra collezione al fianco delle altre pietre miliari che questa straordinaria band ha realizzato in passato.
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